Giornata importante per il patrimonio storico e archeologico sannita che ha “riabbracciato” tra i suoi averi 398 reperti restituiti alla collettività e che saranno quanto prima esposti al pubblico. Il corposo materiale è stato rinvenuto nel corso di una operazione a Castelpagano che ha permesso il recupero di pezzi importantissimi risalenti ad un periodo che va dall’ottavo secolo a.c. fino all’età imperiale romana. Tra i tanti reperti provenienti da Lazio, Campania e Puglia mostrati questa mattina al Centro Operativo delle Soprintendenza di Benevento al viale degli Atlanti, si segnalano un raro elmo di bronzo apulo-corinzio, vasi attici, vasi italioti, pendenti in bronzo, lucerne e monete romane che erano custodite in una cassa di proprietà di un privato, oggetto di indagini non inerenti il possesso di beni del patrimonio artistico e culturale.
L’operazione che ha portato al ritrovamento dei 398 reperti risale al 2013 e fu condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento attraverso una proficua collaborazione con il Ministero della Cultura. Dopo il sequestro, gli oggetti furono trasferiti presso il centro operativo della Soprintendenza di Benevento che ha provveduto durante questi anni a conservarli, catalogarli con la cerimonia di oggi che ne ha segnato la riconsegna ufficiale alla collettività.
“Questo è un momento straordinario – ha affermato con orgoglio Alessandro Barbera, Comandante della Guardia di Finanza della Campania – che rispecchia la bella Italia che funziona. C’è stata una profonda sinergia tra le varie forze in campo che hanno permesso di salvare dei reperti di grande valore che potevano andare persi per sempre. L’operazione che ha portato a questo ritrovamento riguardava tutt’altro e in maniera inattesa ci siamo imbattuti in questo tesoro di inestimabile valore nella disponibilità di un imprenditore di Castelpagano. Dopo la sentenza passato in giudicato abbiamo ritenuto di sacralizzare questo momento con gli oggetti che tornano alla comunità”.