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Benevento – Un accordo tra l’Associazione delle pompe funebri sannite (Sifa) e la Claai, Confederazione dei lavoratori artigiani, per far fronte alla vertenza del delicato settore delle onoranze al “caro defunto”, è stato presentato oggi pomeriggio presso la Camera di Commercio, nella Sala Giunta.

Sono ormai tre anni che una Regolamentazione della Regione nel settore della gestione delle pompe funebri ha creato un profondo allarme tra le 60 piccole Aziende del Sannio. Tra l’altro si contesta la norma che impone per ogni Azienda un minimo di quattro dipendenti. Si tratterebbe di una asticella posta troppo in alto, secondo la Sifa, che ricorda alla Regione il debole contesto socio-economico del Sannio, il cui apparato produttivo è per lo più composto da micro-imprese. Da qui l’accusa da parte della Sifa alla Regione di aver pensato solo alle più attrezzate Imprese delle aree forti regionali.

La protesta Sifa si materializzò in una clamorosa sfilata di carri funebri da piazza Risorgimento sino a Napoli, presso la sede della Regione. Che tuttavia non ha cambiato di una virgola la propria posizione. Dunque, essendo rimasto tutto fermo, la Sifa ha pensato di affidarsi alla Claai per firme di lotta magari meno spettacolari (si fa per dire), ma più incisive.

La vicenda, che certamente non suscita il buonumore, comunque riguarda aspetti assai forti della vita sociale e privata e comunque investe anche una cospicua fetta dell’economia locale: per tutto ciò i promotori dell’iniziativa promettono nuove battaglie, anche se a breve si vota per il rinnovo degli Organi regionali. In Campania si contano oltre 200 imprese funebri. della Sifa Donato Scarinzi Direttore provinciale  C.L.A.A.I. di Benevento ha sottolineato: “Occorre convincere la Regione  per riprendere l’impianto normativo chiaro e innovativo”. E’ intervenuto quindi Giuseppe Carbone Presidente S.I.F.A.: “auspichiamo una nuova legge regionale o legge nazionale. Servono proposte adeguate”