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Come sempre, puntuale, in concomitanza con la notte del 31 dicembre, fioccano le ordinanze che vietano l’uso di fuochi d’artificio. E come ogni anno, tali ordinanze saranno puntualmente violate, come da tradizione. Un copione che si ripete da tempo, una farsa, una mezza misura inutile, utilizzata da molti sindaci per dimostrare la loro contrarietà ad una “tradizione” stupida ed ormai vetusta e che provoca danni a persone, animali e cose.

Sinceramente ci saremmo aspettati misure più incisive come ad esempio vietarne la vendita ma in un clima di perenne elezioni, meglio non perdere voti, fossero anche pochi… Non c’è da meravigliarsi tanto, siamo sempre in Italia dove più conti e più incidi su un determinato partito politico, sindaco, ente, etc, e per fare un esempio basta vedere cosa è accaduto a F. Insinnia colpevole di aver detto “io sono totalmente contrario alla caccia”.

Apriti cielo: alcune associazioni venatorie hanno scritto a quotidiani ed alla RAI minacciando di far calare lo share perché il mondo dei cacciatori può contare almeno un milione di spettatori ed a supporto è giunta subito la Lega – partito amico dei cacciatori da sempre assieme a Fratelli d’Italia, si guardi le regioni dove governano ed i “regali” che elargiscono alla categoria – che ha chiesto un passo indietro del conduttore. Una sorta di reprimenda dai toni accesi, quasi una censura postuma, verso chi dissente in modo educato e civile e non condivide quella determinata attività.

E come sempre, in questo Paese, la vittima diventa il carnefice con i cacciatori a piangere e lamentarsi come i peggiori dei bambini, eppure non sembrano poi tanto penalizzati: in piena pandemia hanno potuto comunque fregarsene dei DPCM, anche quando è stato fatto notare che la caccia al cinghiale poteva essere veicolo di contagio viste le modalità, hanno oltrepassato i confini comunali, provinciali e regionali, possono entrare nei fondi e nelle proprietà private come se nulla fosse e nonostante la contrarietà dei proprietari, valicare le aree protette, sparare ed uccidere persone innocenti “per errore” e non fare un giorno di galera e non vedere revocato il porto d’armi, etc, insomma, più che penalizzato, appare più come un mondo protetto da una sorta di immunità diplomatica, anzi economica, dove è consentito fare tutto nel pieno dispetto delle leggi…

Quindi anche quest’anno, a Capodanno ci saranno i soliti noti che ridurranno le città a zone di guerra come perché molti sindaci non hanno vietato la vendita per non sfavorire un settore, anche se tutto il resto delle attività produttive hanno subito perdite ingenti… Come se questo 2020 fosse stato un anno come gli altri e non con decine di migliaia di morti dovuti alla pandemia che continua a mietere vittime ed a distruggere il tessuto socio economico di interi Paesi. Sarebbe stato opportuno, lo ribadiamo, vietare la vendita ma tralasciando il lato burocratico, la cosa più bella sarebbe stata la solidarietà di un Popolo verso le vittime e le loro famiglie, come farebbe davvero un Paese unito. Utopico. Gli italiani hanno la memoria corta e non vogliono guardare in faccia alla dura realtà – e questo spiega il veleggiare di taluni partiti anche in Meridione dove l’unica cosa che avrebbero dovuto ricevere altro, tipo un vaff… – e preferiscono trincerarsi dietro scuse banali ed infantili per fare quello che fanno, speso utilizzando la frase: “eh ma è per i bambini”, come se i piccoli fossero piccoli artificieri. Stanotte, quando molti di voi vorranno festeggiare come se nulla fosse, pensate fosse capitato a voi di perdere un amico, un parente, una persona cara per il Covid, come vi sentireste a vedere il vicino che fa detonare ordigni? E’ vero, la vita avanti ed è giusto così ma festeggiare l’arrivo in modo meno rumoroso, più in sordina, di certo non l’avrebbe fermata ma avrebbe dimostrato rispetto verso chi stasera lascerà una sedia vuota a tavola… Dimostrate, per una volta, di essere davvero un Popolo unito, lasciate perdere i botti, anche perché gli infortuni che ci saranno, graveranno sugli ospedali già a dura prova per la pandemia. Non volete farlo per sensibilità verso il prossimo, per il rispetto verso le vittime del Covid, almeno siate intelligenti ed evitate incidenti.

Ultimo ma non meno importante, i botti di capodanno provocano decine di vittime tra gli animali domestici e selvatici, il frastuono provocato dalle esplosioni mette in fuga tutte le specie che corrono a perdi fiato fino allo stremo delle forze, il più delle volte morendo letteralmente di paura. Ed il giorno seguente, come ogni anno, tocca alle associazioni recuperare animali feriti e vaganti andando a colmare quel vuoto lasciato dalle istituzioni per quel che riguarda il benessere degli animali; e come sempre toccherà fare anche la conta della strage provocata dalla stupidità umana che non sa rinunciare ad una “tradizione” da trogloditi.