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Il polverone era stato sollevato nel maggio scorso, quando la Gazzetta dello Sport puntava con decisione il dito contro l’operato del Comitato Regionale Campania sotto la gestione di Vincenzo Pastore. La “rosea”, poco più di due mesi fa, scriveva di 500 partite alterate nella sola stagione 2014/15. Uno scenario già di per sé macabro per il tanto bistrattato calcio dilettantistico campano e decisamente aggravatosi in seguito ai fatti di ieri. Secondo il procuratore federale, infatti, sarebbero addirittura 1.272 le gare truccate dal 5 dicembre 2012 al 13 settembre 2015, ovvero nel triennio trascorso sotto la guida dello stesso Pastore.

Provvedeva a concretizzare un sistema incentrato sulla costante, deliberata violazione della regolamentazione sportiva del C.O.N.I., nonché delle norme federali, legittimando l’utilizzazione, nei vari campionati, di un numero elevatissimo di calciatori risultati privi di tesseramento e di certificazione di idoneità sanitaria”, è l’accusa mossa nei confronti dell’ormai ex presidente del Comitato Regionale. Un sistema che coinvolgeva ben 357 società sparse per la regione e 828 calciatori non tesserati e raggiunti in questi mesi da provvedimenti. Una sorta di circolo vizioso che alterava i risultati dei vari campionati e minava integralmente la credibilità del calcio dilettantistico.

Il deferimento scattato nella giornata di ieri è stato solo una diretta conseguenza e rappresenta probabilmente la pietra tombale sulle speranze coltivate dallo stesso Pastore di tornare a guidare il calcio in Campania, come più volte ribadito durante il “Tour della Verità“, voluto per proclamare la propria innocenza in merito all’ammanco di 918mila euro dalle casse dello stesso Comitato (l’ormai famosa vicenda legata a Domenico Cerbone).

Conseguente ed ingente danno per l’immagine della organizzazione federale”, si legge tra l’altro nelle motivazioni del procuratore e proprio quell’immagine ormai sbiadita e priva di credibilità si è provata a riabilitare negli ultimi mesi. Il tempo del commissario straordinario Paolo De Fiore è passato, l’avvento di Cosimo Sibilia sembra aver portato una ventata di aria di fresca ma la promozione di quest’ultimo alla LND (Lega Nazionale Dilettanti) impone decisioni immediate. Il Comitato ha bisogno della sua guida per proseguire sul cammino tracciato, probabilmente bisognerà attendere il mese di dicembre per assistere alle tanto attese elezioni del nuovo presidente e in quell’occasione a concorrere per la carica ci sarà l’avvocato sannita Giulio Iacoviello