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Sono trascorsi ben diciassette anni dalla magica notte di Manchester, quella in cui il Milan si laureò Campione d’Europa per la sesta volta battendo la Juventus ai calci di rigore. Tra i protagonisti del trionfo figurava anche Andrea Pirlo, ufficializzato ieri nel ruolo di allenatore degli allora avversari bianconeri al posto dell’esonerato Sarri. L’ex regista ha ‘raggiunto’ in panchina Gattuso e Inzaghi, che incrocerà nel prossimo torneo di serie A affrontando Napoli e Benevento. Alla rimpatriata, per la verità, potrebbe partecipare anche Alessandro Nesta, in corsa per l’ultimo posto disponibile attraverso i play off con il suo Frosinone. 

I “fantastici 4” non sono però gli unici di quel Milan ad aver trovato una prestigiosa sistemazione nell’area tecnica. L’elenco è molto lungo e annovera diversi campioni a partire da Rui Costa, attuale direttore sportivo del Benfica, e Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan. Il club rossonero negli ultimi giorni ha accolto in una nuova veste anche Nelson Dida, che svolgerà la mansione di allenatore dei portieri della squadra di Pioli. 

All’eroe dell’Old Trafford, Andrij Shevchenko, spetta forse il compito più prestigioso, quello di guidare una Nazionale. La sua, nello specifico, quell’Ucraina che vuole recitare un ruolo da outsider ai prossimi Europei. A fare strada al di fuori del rettangolo di gioco è stato anche Jon Dahl Tomasson, allenatore del Malmo, la squadra più titolata di Svezia. Per non parlare di Cristian Brocchi, che ha dominato il campionato di C con il Monza e ora sogna il doppio salto grazie alle irrefrenabili ambizioni di Berlusconi e Galliani. Ha invece terminato l’avventura alla Pistoiese l’ex difensore Pippo Pancaro, alla ricerca di una panchina dopo le varie esperienze in C con gli arancioni toscani, il Catanzaro, il Catania e la Juve Stabia.