Comunicato del Corpo Docente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Telesi@
Noi, docenti dell’Istituto Superiore Telesi@, ci rivolgiamo alla cittadinanza e alla società civile con la ferma convinzione che il nostro ruolo educativo non possa essere scisso dall’urgente appello alla pace, alla giustizia e all’umanità.
Al di là di ogni convinzione ideologica o partitica, il dramma che si consuma a Gaza e nei territori Palestinesi occupati interroga la nostra coscienza più profonda: c’è in gioco la vita di esseri umani, bambini, donne e civili inermi. Quindi, è in gioco l’essenza stessa di “umanità” radice universale degli abitanti di questo pianeta.
L’azione bellica in corso, caratterizzata da bombardamenti indiscriminati e dalla sistematica repressione dei civili, non è solo una violazione del Diritto Internazionale, in generale e del Diritto Internazionale Umanitario, in particolare, ma un’azione illegale che vuole legittimare l’uso della forza, quale unico strumento per la risoluzione dei conflitti, annullando e vanificando, in tal modo, gli sforzi compiuti dai nostri padri costituenti per stabilire regole e Istituzioni condivise da tutti per impedire gli orrori causati dalle guerre mondiali, per evitare nuovi conflitti e per costruire un futuro migliore.
Ciò che sta avvenendo oggi in Palestina non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale!
Il nostro impegno, che trae dunque linfa dai principi cardine della Costituzione e dall’invito del filosofo tedesco I. Kant a lavorare Per la Pace Perpetua, ci impedisce di tacere! Non vogliamo far parte di coloro che silenziosamente accettano tutto questo, perché noi, come educatori, conosciamo e insegniamo gli eventi che hanno sconvolto la nostra stessa Storia. Si vis pacem para pacem! E’ questo il motto che deve animare tutte le coscienze e soprattutto quelle dei giovani che attendono da noi l’esempio per poter costruire un mondo ispirato ai valori di giustizia sociale, di pace e percorsi di legalità, sapendo che tali valori sono stati conquistati faticosamente e riscattati a caro prezzo.
Siamo convinti che solo la forza dell’azione collettiva possa combattere il senso di rassegnazione e frustrazione che pervade le nostre comunità, che se da una parte sono profondamente scosse da una tragedia immane, che ha pochi precedenti nella storia dell’umanità, dall’altra sono costrette a convivere quotidianamente con l’immobilismo dei propri governi.
Per questo, guardiamo con speranza a chi si dedica allo studio, all’arte, alla ricerca scientifica e alle organizzazioni umanitarie come la Global Sumud Flotilla, la cui lucidità e il coraggio hanno rappresentato l’antidoto importante per combattere questo senso di rassegnazione e frustrazione che ci attanaglia reagendo all’oscurantismo della guerra.
Sono momenti di estrema gravità che interpellano ancora una volta i valori di pace, giustizia, umanità e solidarietà che animano pluralmente la nostra scuola come presidio di civiltà. Restiamo uniti nel nostro impegno per la pace, imparando a pensare in un modo nuovo. Un modo che non smetta mai d’interrogarsi su quali misure possiamo adottare per impedire i conflitti armati il cui esito è umanamente catastrofico. Questo problema è grave, terrificante ed è una situazione con cui ognuno, anche nel suo piccolo, deve fare i conti.
Non è più possibile, quindi, voltarsi dall’altra parte, pensando che tutto quello che sta accadendo non ci riguardi, perché il senso e il valore della vita non ha confini geografici e dev’essere difeso sempre dalla barbarie umana, poiché se si superano certi limiti è a rischio il futuro dell’intera umanità! Perciò, il Telesi@, condanna ogni atto di violenza e chiede il rispetto immediato del diritto internazionale e l’incolumità di tutti gli attivisti e i civili coinvolti nelle operazione di pace facendo sentire forte l’accorato grido di pace: NON IN NOSTRO NOME!