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Esecuzione di provvedimento cautelare reale, disposto dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cassino (FR) a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Cassino.
All’alba di oggi, 30 maggio 2025, a conclusione di una lunga e articolata attività investigativa, avviata nell’ottobre 2021, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino e condotta dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo – N.O.R. Aliquota Operativa e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Frosinone, con il supporto dei Comandi Arma e della Guardia di Finanza competenti per territorio, è stata data esecuzione, nei comuni di Pontecorvo (FR), Castrocielo (FR), Roccasecca (FR), Lariano (Roma), Frosinone, Roma, Benevento, a una vasta operazione nei confronti di un sodalizio criminale, operante prevalentemente nella provincia di Frosinone ma con ramificazioni e interessi economici estesi su tutto il territorio nazionale ed estero, anche attraverso l’utilizzo di società di riferimento con sedi legali ed operative anche nella Repubblica Federale di Germania. Gli indagati, operativi nell’ambito del traffico internazionale di autovetture, mediante l’importazione illecita dall’estero di autoveicoli di grossa cilindrata, attraverso la presentazione di documentazione fiscale artefatta, hanno posto in essere condotte, ciascuno con ruoli e funzioni diverse, tipiche dei reati di associazione per delinquere (art. 416 co. 1-2-3 c.p.), trasferimento fraudolento di valori (art. 512 bis c.p.), autoriciclaggio (art. 648 ter 1 c.p.) e truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 c. 2 c.p.).
Attraverso questa operazione, si è così disarticolata una compagine dedita alla movimentazione di ingenti risorse economiche, che sarebbero, poi, state impiegate per l’acquisizione o la costituzione di società ed attività commerciali, la cui titolarità veniva attribuita, fittiziamente, a soggetti notoriamente in difficoltà economica, pregiudicati e contigui (alcuni di essi), in passato, a sodalizi criminali della vicina Campania. Ciò al fine di eludere le disposizioni di legge ed agevolare il trasferimento di denaro ed altri beni in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.
SVILUPPO DELLE INDAGINI
L’indagine traeva origine da una preliminare e meticolosa attività info-investigativa, condotta nell’ambito territoriale del Comune di Pontecorvo (FR), attraverso la quale si veniva a conoscenza dell’esistenza di un gruppo di persone presuntivamente dedito a delitti in materia di criminalità economica, fiscale e falsi.

Nel corso delle investigazioni si è riusciti a delinearne, appieno, il modus operandi, identificarne i componenti e tracciare la fisionomia della presunta associazione per delinquere con annesse responsabilità penali del promotore e dei partecipi. Le attività condotte, estese sia sul territorio Nazionale sia su quello estero, con particolare riferimento alla Repubblica Federale di Germania ed alla Repubblica di San Marino, sono consistite in una serie di accertamenti attraverso i quali è emerso un compendio gravemente indiziario costituito, oltre che dai riscontri documentali e dai servizi di polizia giudiziaria di osservazione e pedinamento posti in essere dai Nuclei operanti, dall’attività captativa su molteplici utenze riferibili ai soggetti attinti dalle indagini.
Dalla ricostruzione dei profili degli indagati sono emersi rapporti pregressi con il clan dei Casalesi, in passato interessato anche al reinvestimento di elevate somme di denaro di dubbia provenienza, anche nell’area di interesse investigativo. L’Area geografica di riferimento per le illecite attività del sodalizio, è risultata essere quella dell’hinterland pontecorvese, ma con ramificazioni nelle province di Roma dove il gruppo attenzionato agiva attraverso la rilevazione di nuove attività commerciali di ristorazione, nell’elegante quartiere Parioli e nella città di Benevento. Rilevante, altresì, l’attività della presunta associazione anche all’Estero, attraverso l’utilizzo di società dedite alla commercializzazione di autovetture di lusso (Bmw, Mercedes, Audi, Porsche, McLaren) importate ed immesse sul mercato Nazionale a prezzi particolarmente vantaggiosi attraverso un collaudato sistema di evasione dell’Iva, nonché attraverso l’utilizzo di Agenzie di disbrigo pratiche auto del casertano e della provincia di Catanzaro, all’uopo utilizzate per il rilascio della documentazione attestante l’avvenuta immatricolazione dei veicoli sul territorio Nazionale.
Base logistica della compagine criminale veniva individuata in una nota e lussuosa attività commerciale e di ristorazione di Pontecorvo (FR).
Nell’ambito del procedimento, vista la complessità delle indagini, per la Polizia giudiziaria italiana si è reso necessario avere continui interscambi investigativi con i collaterali organi investigativi della Repubblica Federale della Germania e della Repubblica di San Marino, avendo accertato la provenienza delle autovetture di lusso commercializzate sul territorio Nazionale dai citati Stati esteri, per importi nell’ordine di milioni di euro e con accertata evasione dell’I.V.A. di considerevole importo (nel solo anno di riferimento 2021 risultavano commercializzate autovetture provenienti dall’estero per complessivi euro 1.150.400 con una evasione dell’Iva calcolata in euro 253.088).
Nei cinque di cinque indagati il G.I.P. del Tribunale di Cassino ha disposto, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, l’applicazione di provvedimento cautelare reale consistente nel sequestro preventivo, per equivalente, dei beni intestati e/o cointestati, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme di denaro nella loro disponibilità ed il sequestro preventivo di denaro, beni e altre utilità delle quali non siano giustificate la provenienza ed il possesso, riconducibili oltre che al promotore, anche alle società di riferimento con sedi operative e legali nella Repubblica Federale della Germania, Frosinone e Pontecorvo (FR).
L’attività posta in essere ha consentito di accertare, oltre all’evasione dell’IVA per l’importo sopra indicato (euro 253.088,00), anche di procedere al sequestro di quote di 7 (sette) Società, per un importo pari ad euro 573.800, di n. 8 (otto) autovetture tra cui una Lamborghini Urus ed il blocco di 57 rapporti finanziari.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari durante il quale gli indagati potranno far valere le loro difese ai sensi del c.p.p..