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Sant’Agata de Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dei rappresentati deoi genitori degli alunni di Sant’Agata de Goti, indirizzata al sindaco Riccio in merito al ritorno a scuola in presenza.

“Gli scriventi Fortunato Giuseppe e Di Stasi Mena, in rappresentanza dei genitori di 339 studenti – afferenti plessi vari delle scuole Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado ricadenti nel territorio di Sant’Agata de’ Goti chiedono alla Sua persona, nelle qualità di massima Autorità sanitaria comunale, in relazione alla corrente emergenza epidemica, di valutare il prolungamento del provvedimento di sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado per l’intero mese di Dicembre 2020.

Tale valutazione alla luce dei seguenti fattori: I dati, come da ultimo bollettino epidemico diramato dal Comune di Sant’Agata de’ Goti (107 attuali situazioni di positività al Covid oltre a 74 ulteriori persone in regime di isolamento domiciliare poiché contatti di casi) indicano un trend in discesa ma numeri comunque vivi; L’immediato Comprensorio caudino, telesino e casertano, con il quale Sant’Agata de’ Goti ha quotidiano interscambio (che sarebbe tanto maggiore in caso di ripresa delle attività didattiche in presenza) è ancora contraddistinto da alti numeri di nuovi contagi.

Alla luce di tutto quanto sopra, quindi, appare imprudente ed inopportuna una ripresa in presenza, comportando l’attività scolastica, per sua natura, permanenza in ambiente chiuso di più persone per svariate ore, movimento di persone e occasioni di aggregazione prima e dopo le attività.
Tanto più appare poco appropriato esporre bambini, famiglie e personale ad un rischio contagio comunque non escludibile – per 15 giorni effettivi di lezioni – attesa l’imminenza delle vacanze natalizie.
Laddove sarebbe quanto più suggeribile sfruttare il mese di Dicembre e la prima parte del mese di Gennaio per favorire un ulteriore appiattimento della curva.
Ma dimenticandosi come il virus, anche quando apparentemente sopito, possa conoscere riprese improvvise ed esponenziali – si rammenta, al riguardo, come in data 14 Luglio 2020 si fosse registrato su scala nazionale uno dei più bassi numeri di nuovi contagi nelle 24 ore (appena 114) per poi registrarsi, dopo poco più 90 giorni, un picco di oltre 40.000 nuove situazioni di positività giornaliere.
Ci si consenta anche una riflessione sulla validità dei tamponi nasofaringei antigenici, per altro non obbligatori, adottati quale strumento di screening propedeutico al ritorno in aula che, come da letture scientifiche, non riuscirebbero a cogliere tutte le situazioni di positività lasciando un non trascurabile margine di falsi negativi.
Inoltre, il margine di tempo intercorso tra l’effettuazione dei tamponi e l’eventuale ritorno in classe non può dare garanzie “attuali” rispetto alla situazione virale dei singoli.
Si auspica un atteggiamento di massima prudenza, quanto meno su scala locale, non cedendo alla tentazione di riavviare le attività scolastiche in presenza a fronte di un minimo miglioramento della situazione epidemica.
Riservandosi, qualora accolta l’istanza, di rivalutare comunque la situazione nel mese di Gennaio.
Ci si riserva di integrare la stessa, comunque formata in appena 24 ore,  alla luce delle continue richieste di adesione che in queste ore continuano a giungere alla nostra attenzione”.