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Benevento – Sogno di una notte di inizio estate: Gervinho al Benevento. I giallorossi non avevano ancora compiuto il passo decisivo verso la promozione in serie A quando rimbalzò la clamorosa indiscrezione. Era il 23 giugno, a due giorni o poco più di distanza dal solstizio, e la Strega si apprestava ad affrontare l’Empoli in trasferta. Quel rumor, destinato a infiammare gradualmente una tifoseria ‘bloccata’ dall’emergenza sanitaria, non avrebbe trovato compimenti concreti. Non che l’interesse non ci fosse, tutt’altro, ma come accade non di rado si sarebbe giunti a un nulla di fatto. 

Niente di che stupirsi, è il calciomercato. Tanto ti dà e tanto ti toglie, alimenta i sogni fino a renderli semplici illusioni. L’arenarsi della trattativa per Gervinho (che a Parma per la verità hanno sempre ufficialmente smentito) ha condotto la Strega verso altri ornamenti per il suo albero di Natale. Nel Sannio è arrivato prima Caprari, poi è stato il turno di Iago Falque, anche se lo spagnolo rimane al momento un mistero a causa di noiosi guai fisici. Quella del Tardini, vista l’incombenza del periodo natalizio, potrebbe essere ribattezzata proprio la sfida degli abeti. Liverani e Inzaghi adottano lo stesso sistema di gioco, anche se l’interpretazione tattica presenta divergenze plateali. Più organizzati i giallorossi, più contropiedisti i ducali. Ma del resto uno come Gervinho in qualche modo va innescato. 

La gara vinta ieri contro il Genoa non ha fatto altro che sottolineare questa tendenza. L’ivoriano, migliore in campo per distacco, ha segnato due gol colpendo anche una traversa che a conti fatti gli ha negato il pallone con le firme dei compagni. Poco male, perché i tre punti sono arrivati con tanto di soddisfazione personale per l’accostamento a due fenomeni della serie A. Oltre lui solo Ibra e Ronaldo sono riusciti a realizzare due doppiette in trasferta nelle prime nove giornate. E’ qualcosa di cui andar fieri. 

Oltre il 40% dei gol del Parma li ha segnati proprio l’ex Roma e Arsenal (4 su 10), da qui la conseguenza naturale che le maggiori attenzioni il Benevento dovrà riservarle a lui. Limitarne le folate sarà la base di partenza per la costruzione di qualcosa di importante anche in Emilia. Il Benevento può giocarsi le sue carte ma per farlo dovrà sgretolare quello che un tempo è stato il suo sogno, evitando dunque che si trasformi di colpo in un incubo.