- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Nessuna anomalia”. Il presidente della Gesesa Luigi Abbate ha relazionato questa mattina ai consiglieri comunali riuniti in Commissione sul ‘caso assunzioni’ all’interno della società che gestisce il servizio idrico nel capoluogo.

Caso che per Abbate semplicemente non esiste. Le procedure, ha spiegato il presidente Gesesa, sono sempre le stesse. Quelle utilizzate da diversi anni a questa parte, organizzate da una agenzia interinale e su cui ad esprimersi, in ultima battuta, è la parte amministrativa e non politica della società. Tra l’altro, Abbate ha pure parlato di “rapporto conflittuale” tra lui e l’amministratore delegato Piero Ferrari.

A corredo delle sue parole, Abbate ha elencato tutte le assunzioni avvenute a partire dal 2012 fino ai giorni nostri e le relative procedure utilizzate. I contratti sottoscritti negli ultimi mesi, buona parte dei quali scadrà tra la fine dell’anno e la metà del 2018, dunque, non si differenzierebbero in nulla con quelli stipulati nelle precedenti gestione se non, ovviamente, nei nomi.

L’unico neo, nella ricostruzione di Abbate, sta nella la scarsa pubblicità delle procedure di selezione. Mancanza che sarebbe da addebitare all’agenzia di somministrazione. Da qui la valutazione in corso riguardo a un possibile cambio di agenzia.

Ai lavori della Commissione, presieduta da Annalisa Tomaciello, hanno preso parte Giovanni Quarantiello, Vincenzo Sguera, Domenico Franzese, Luigi Scarinzi per la maggioranza e Francesco De Pierro, Italo Di Dio, Marianna Farese, Marcello, Aversano per l’opposizione.