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“Dobbiamo iniziare col dire che non avevamo grandi aspettative, anche perchè nessuna delle due sapeva cosa andavamo a fare nello specifico, quindi appena arrivate eravamo un pò spaesate.

Ci avevano detto che andavamo a fare un Summer Camp per Acea, ma nessuno ci aveva detto che avremmo fatto qualcosa di molto importante!”

Queste le prime impressioni delle due studentesse dell’Istituto superiore Telesi@ del Comune di Telese Terme, che hanno partecipato al progetto IdeAzione, a cui GESESA, come società del gruppo ACEA, per il secondo anno consecutivo aderisce.

“Imparare facendo” è uno dei modi più efficaci per acquisire nuove competenze e migliorare se stessi. Le attività di Summer Camp, sono pensate secondo questa visione: percorsi di formazione in assetto lavorativo volti ad ampliare le conoscenze pratiche degli studenti attraverso un’esperienza concreta.

L’edizione appena conclusa, ha dato la possibilità ai ragazzi di sperimentare situazioni tipiche del mondo del lavoro, imparando a operare in squadra.

Supportati da un trainer di ELIS, gli studenti provenienti da tutta Italia, sono stati distribuiti in gruppi di lavoro: a ciascun team sono stati affidati degli obiettivi specifici. I risultati consistono nella realizzazione dei prototipi ispirati alle tre idee vincitrici del contest IdeAzione 2019.

Il progetto nasce in collaborazione con ELIS, una realtà educativa non profit che ha al suo centro la persona e il lavoro e che con le sue attività propone la professionalità come servizio al bene comune. ELIS si rivolge a giovani, professionisti ed imprese per rispondere al divario scuola-lavoro, alla disoccupazione giovanile e contribuire allo sviluppo sostenibile delle organizzazioni.

I modelli realizzati dagli studenti hanno riguardato 3 driver – Acqua, Energia e Ambiente – e sono stati esposti in una giornata conclusiva alla presenza di Pierluigi Palmigiani, Direttore Sviluppo del Capitale Umano Acea.

Nel primo caso è stato realizzato un distributore di acqua intelligente, corredato da un set di bottiglie in alluminio. Il prototipo è stato pensato per ridurre l’uso della plastica e i suoi costi, incentivando il consumo di acqua diretta.

Per il driver Energia, i ragazzi hanno realizzato un sistema di rilevamento della presenza che punta al risparmio dell’energia elettrica nelle scuole. Il sistema prevede un tappeto ad aria da collocare su ogni gradino presente nella scalinata principale della scuola: quando calpestato, produrrà energia attraverso una turbina, comprimendo l’aria al suo interno. Inoltre, il progetto prevede l’introduzione di un badge con sensore di prossimità, che permetterà l’accensione e lo spegnimento delle luci e dei dispositivi elettronici al passaggio di coloro che lo indossano, attraverso il riconoscimento di specifici sensori collocati nelle aule.

Il terzo prototipo consiste in un sistema di raccolta differenziata a punti, che impiega un sensore di carico per ricavare il peso del rifiuto e un altro sensore di prossimità per riconoscere il carico del contenitore.

 

Gli studenti hanno vissuto un’esperienza formativa e immersiva allo stesso tempo, fra studio, pratica e sano divertimento.

“Abbiamo passato 5 giorni bellissimi – continuano a raccontarci le due studentesse del Telesi@, Roberta di Leone e Nicole Dau entrambe della classe IV del liceo scientifico-con indirizzo scienze applicate – dove abbiamo conosciuto ragazzi della nostra stessa età provenienti da tutte le parti dell’Italia e dove abbiamo avuto l’occasione di diventare per poco tempo dei professionisti. Il primo giorno abbiamo conosciuto tutti gli altri ragazzi attraverso il team building, che abbiamo scoperto essere molto importante per il lavoro di gruppo. L’obiettivo del team building era quello di creare un ambiente il più sereno possibile per facilitare il lavoro che saremmo andati a svolgere.  L’ultimo giorno c’è stata la chiusura dove abbiamo presentato il lavoro svolto dinanzi i responsabili di ACEA. Questa esperienza ci ha sicuramente aiutati a lavorare in squadra, a raggiungere una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità. Ma, soprattutto, ad entrare a contatto con l’ambiente lavorativo e ciò è stato una cosa fondamentale per le nostre esperienze future.”