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Benevento – Una voce diversa, di una Napoli che grida riscatto. È quella di Enzo Dong, rapper partenopeo di 25 anni e milioni di visualizzazioni. Comincia a muovere i primi passi nella musica nella periferia napoletana, dove è nato e cresciuto, tra Piscinola, Secondigliano e Scampia. Dong è un appellativo che sta per “Dove Ognuno Nasce Giudicato” e si riferisce  alle esperienze di vita fatte nei Rioni di periferia in cui è cresciuto. Nelle sue canzoni si racconta e si schiera totalmente dalla parte dei tanti ragazzi che vengono etichettati, dimenticati dalla società. Enzo viene proprio da lì, dai palazzi del rione Don Guanella, alle porte del quartiere di Scampia.

Il mondo si è accorto di lui qualche anno fa, quando un suo pezzo è comparso nel finale di stagione della seconda serie di Gomorra: mentre la sua voce scandisce, piena d’energia, il titolo della canzone, sullo schermo passano scene di spaccio: è la sua “Secondigliano Regna”. Il rapper napoletano questo week-end farà tappa nel Sannio, al Byblos disco, dove eseguirà dal vivo alcuni dei brani che lo hanno consacrato come idolo nella nuova scena del rap italiano. Dopo il successo ottenuto con “Higuain”, col video della traccia che ad oggi supera le 12 milioni di views, il classe ’90 ha vissuto un 2017 decisamente positivo. Singoli come “Italia Uno” e “E strade song e nostre” feat Clementino, hanno allargato a macchia d’olio il suo pubblico, confermandone la capacità di sfornare un successo dopo l’altro.