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Mi pare giusto andare a scoprire le carte del Movimento Cinque Stelle”. Umberto Del Basso De Caro non chiude le porte a una eventuale alleanza di governo tra Pd e M5S. L’esponente politico sannita, ancora in carica come sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, intervistata da ‘Il Velino Campania’ si schiera dunque sul fronte dei ‘possibilisti’.

Parole d’ordine “sedersi” e “ragionare”. E questo “al di là dell’esito del ragionamento”. Che è “altra cosa”.

Io distinguerei le due fasi – spiega De Caro: c’è una prima fase nella quale il partito è chiamato a decidere se sedersi a un tavolo con il Movimento 5 Stelle e valutare, dopodiché ci sono problemi programmatici e politici che ci hanno lungamente diviso in questi anni che non so se si riescono a mettere da parte in pochi giorni, ma è un tentativo che non può non farsi”.

Non possiamo – prosegue – assumerci la responsabilità di dire noi non ci sediamo nemmeno. La posizione aventiniana sotto questo profilo non è appagante, dobbiamo assumere una posizione di responsabilità. Ci si chiede, da parte del capo dello Stato di incontrarli, li incontriamo”.

Quanto al come ragionare con il Movimento Cinque Stelle, l’esponente piddino chiarisce: “Non con il cappello in mano ma con la dignità delle nostre proposte politiche, la dignità dell’azione di governo che abbiamo messo in campo in questi cinque anni e soprattutto lo si fa andando ad un confronto sui programmi concreti e non sul populismo la demagogia e le false promesse”. 

Attenzione alta, dunque, sulla prossima assemblea nazionale del partito, già in programma per giovedì 3 maggio. Non si lascia andare a pronostici, De Caro, che pure manifesta un auspicio: “Un bel sì o un grande no. Il Pd deve restare unito in entrambi i casi dopo un dibattito che deve essere privo di pregiudizi, che capisco ci sono tutti perché il comportamento che il M5S ha avuto nei nostri confronti nei 5 anni alle nostre spalle è inqualificabile però la politica ci obbliga anche a guardare avanti”.

Sbaglieremmo – la conclusione del ragionamento – se liquidassimo la questione ricordando il passato che non può essere di pregiudizio e di ostacolo al domani. Abbiamo il dovere di ragionare, poi il ragionamento può portare anche ad una verifica dell’impossibilità di formare un governo con i pentastellati, opzione che reputo tutt’altro che peregrina e lontana”.

Insomma, De Caro resta al fianco di Maurizio Martina, segretario reggente del partito e da qualche anno punto di riferimento per il deputato sannita nella geografia interna al Pd nazionale.

Penso e spero che l’assemblea nazionale lo confermi nel ruolo di segretario e non più solo di reggente”.