- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sant’Agata de’Goti (Bn) – Nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, riunitasi presso il salone “Ilario Roatta” di Villa Fiorita a Sant’Agata de’ Goti, sono stati approvati il Bilancio d’esercizio 2020 ed il Bilancio sociale 2020 della Cooperativa sociale di comunità iCare. I primi redatti sotto la guida del presidente don Giusepppe Campagnolo insediatosi nel luglio del 2020. Assemblea che ha visto la partecipazione del nuovo vescovo della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti monsignor Giuseppe Mazzafaro.

In apertura l’intervento di don Giuseppe Campagnuolo che ha illustrato il lavoro svolto in questi mesi di emergenza sanitaria e quelle che sono state le scelte operate di concerto con il consiglio direttivo della cooperativa. 

Questo momento assembleare – le parole del presidente – rappresenta per tutti noi il luogo istituzionale dell’incontro, della discussione e della condivisione di idee. Veniamo da un periodo difficile nel corso del quale abbiamo affrontato insieme le sfide di questo tempo di pandemia. Adesso c’è forte voglia di bellezza, nella cura degli ambienti, bellezza nell’accoglienza, bellezza nel vedere persone che si sentano parte di un progetto diocesano di aiuto alle fragilità, tra cui quelle del lavoro giovanile. Possiamo fare tanto e bene, ma dobbiamo partire dalle necessità del territorio per costruire possibilità concrete di realizzazione”.

Oltre al bilancio economico ed a quello sociale, c’è un altro bilancio che noi non dobbiamo trascurare, ma considerare un valore, ed è il bilancio umano del rapporto tra i soci – il messaggio di monsignor Mazzafaro -. Questa è una cooperativa che nasce all’interno della Chiesa e che ha il grande merito, facendoli incontrare, di dare una risposta al bisogno di lavoro di tanti giovani e al bisogno di attenzioni e di cure di tante fragilità spesso abbandonate a se stesse. Voi siete la Chiesa, e condividete la preoccupazione della Chiesa per questa Terra. La cooperativa iCare è una perla preziosa di cui averne cura e voi che ne siete parte siete preziosissimi”.