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Sono in corso a Paupisi i funerali di Elisabetta Polcino e del figlio Cosimo Ocone, le due vittime del duplice omicidio per mano di Salvatore Ocone. Un lungo applauso, le lacrime e poi il silenzio all’arrivo delle due bare davanti alla Chiesa. Il piccolo centro sannita oggi si è fermato per accompagnarli nel loro ultimo viaggio.

“Cari concittadini, eccellenza reverendissima – il commento del Sindaco Salvatore Coletta – 
oggi la nostra comunità si ritrova unita nel dolore più profondo. Paupisi è sconvolta, ferita nel cuore, di fronte a una tragedia che non trova spiegazioni, che lascia attoniti e senza parole.
Oggi salutiamo Elisa e Cosimo, due vite spezzate troppo presto, in un modo che mai avremmo potuto immaginare. Davanti a un dramma così grande, non esistono parole che possano lenire il dolore, ma esiste il silenzio del rispetto, il calore della vicinanza e la forza della comunità.
A nome dell’Amministrazione comunale e di tutti i cittadini di Paupisi, esprimo il nostro cordoglio più sincero e la nostra vicinanza più profonda ai familiari, agli amici, a chi amava Elisa e Cosimo e oggi ne piange la perdita.
Il nostro pensiero va anche a Mario, il figlio maggiore, e ad Antonia, che lotta per la vita. A loro rivolgiamo la nostra preghiera e il nostro affetto più grande: tutta Paupisi è con voi, vi accompagna, vi sostiene.
Questa tragedia ci chiama, come comunità, a non rimanere indifferenti, a riscoprire il valore dell’ascolto, della cura reciproca, della vicinanza umana. In momenti come questi comprendiamo quanto sia prezioso il legame che ci unisce come paese, come famiglie, come persone.
Che il ricordo di Elisa e Cosimo resti vivo nei nostri cuori come un invito alla tenerezza, alla comprensione, al rispetto della vita.
Oggi Paupisi piange, ma insieme vuole anche promettere che da questo dolore nascerà un impegno rinnovato per costruire una comunità più attenta, più solidale, più capace di amare.
Addio, Elisa.
Addio, Cosimo.
Vi affidiamo al silenzio di Dio e all’abbraccio della nostra terra, che vi ricorderà per sempre.”

Un’intera comunità si stringe intorno al dolore di Mario, giovane di 21 anni, l’unico scampato alla strage familiare compiuta dal padre Salvatore Ocone nella loro casa di Paupisi dove ha ucciso la moglie Elisa Polcino (49 anni) ed il terzogenito Cosimo (15), e dove ha ferito gravemente con una grossa pietra l’altra figlia Antonia (17) che è ricoverata all’ospedale “Neuromed” di Pozzilli dove continua a lottare tra la vita e la morte per un trauma cranico. Il giovane Mario Ocone, che nella notte della tragedia era a Rimini dove lavorava come cameriere stagionale, ora deve seguire le sorti della sorella Antonia. E proprio a Mario stanno pervenendo da parte di alcuni imprenditori, che vogliono mantenere l’anonimato, offerte di lavoro stabile per farlo restare nella sua casa di famiglia. E non sono pochi sono i cittadini che, insieme al sindaco Salvatore Coletta, dopo la cerimonia funebre hanno espresso la volontà di voler attivare un conto corrente di solidarietà intestato proprio a Mario Ocone, rimasto solo al fianco della sorella Antonia, per farlo continuare a lottare e a restare in quella casa che fino a dieci giorni fa ospitava un’intera famiglia.