Un poliziotto penitenziario in servizio nella casa circondariale “M. Gaglione” di Benevento è stato vittima di un’aggressione da parte di un detenuto extracomunitario di circa vent’anni. Lo rende noto il ConSiPe. L’agente, colpito al volto con un pugno, ha riportato lesioni tali da rendere necessario il ricorso a cure ospedaliere. Per il segretario regionale ConSiPe Campania, Tommaso De Lia “la gestione dei detenuti extracomunitari si conferma estremamente complessa, poiché spesso mostrano una scarsa predisposizione al rispetto delle regole carcerarie. Non di rado, inoltre, vengono strumentalizzati da detenuti con maggiore caratura criminale per fomentare disordini e destabilizzare l’ambiente penitenziario”.
Sulla stessa linea, il vicepresidente nazionale del sindacato Luigi Castaldo: “La presenza di detenuti extracomunitari pone grandi difficoltà al sistema penitenziario italiano. Troppo spesso si rendono protagonisti di eventi critici che compromettono l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti di pena. È indispensabile che il Governo adotti nuove e più efficaci politiche gestionali per affrontare questa emergenza con maggiore incisività”. “Nonostante la massima predisposizione trattamentale posta in essere dalla Direzione dell’istituto – prosegue De Lia – con l’apertura notturna di alcune camere detentive per venire incontro alle difficoltà dei reclusi, tali misure non sembrano rappresentare un deterrente ai comportamenti violenti. Al contrario, generano spesso ulteriori pretese e richieste di maggiore flessibilità, compromettendo il delicato equilibrio gestionale dell’istituto”.
Per i rappresentanti del ConSiPe a rendere ancora più critica la situazione “è il continuo ricorso agli accorpamenti dei posti di servizio, che mina gravemente la sicurezza interna dell’istituto ancor prima del ricorso forzato allo straordinario, il quale, peraltro, non viene retribuito con regolarità. Questa condizione è diretta conseguenza delle gravi carenze di organico e di una gestione organizzativa sempre più in affanno”. Solidarietà viene infine espressa nei confronti dell’agente aggredito a cui vengono rivolti “i migliori auguri di una pronta guarigione”.
Sulla stessa linea, il vicepresidente nazionale del sindacato Luigi Castaldo: “La presenza di detenuti extracomunitari pone grandi difficoltà al sistema penitenziario italiano. Troppo spesso si rendono protagonisti di eventi critici che compromettono l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti di pena. È indispensabile che il Governo adotti nuove e più efficaci politiche gestionali per affrontare questa emergenza con maggiore incisività”. “Nonostante la massima predisposizione trattamentale posta in essere dalla Direzione dell’istituto – prosegue De Lia – con l’apertura notturna di alcune camere detentive per venire incontro alle difficoltà dei reclusi, tali misure non sembrano rappresentare un deterrente ai comportamenti violenti. Al contrario, generano spesso ulteriori pretese e richieste di maggiore flessibilità, compromettendo il delicato equilibrio gestionale dell’istituto”.
Per i rappresentanti del ConSiPe a rendere ancora più critica la situazione “è il continuo ricorso agli accorpamenti dei posti di servizio, che mina gravemente la sicurezza interna dell’istituto ancor prima del ricorso forzato allo straordinario, il quale, peraltro, non viene retribuito con regolarità. Questa condizione è diretta conseguenza delle gravi carenze di organico e di una gestione organizzativa sempre più in affanno”. Solidarietà viene infine espressa nei confronti dell’agente aggredito a cui vengono rivolti “i migliori auguri di una pronta guarigione”.