Il sindaco Clemente Mastella e il presidente del Consorzio Asi Domenico Vessichelli comunicano che martedì 14 ottobre, alle ore 12,30, si svolgerà la cerimonia d’intitolazione, alla presenze di Autorità civili, militari e religiose, del Ponte che sarà intitolato al 15 Ottobre 2015, giornata in cui la Città di Benevento fu colpita da devastanti eventi alluvionali, da cui seppe rialzarsi con coraggio, dedizione e spirito di sacrificio di Cittadini, Imprese e Istituzioni. L’infrastruttura oggetto dell’intitolazione con disvelamento della targa è quella che funge da ingresso all’agglomerato industriale, nelle immediate vicinanze della sede del Consorzio industriale ASI a Ponte Valentino.
“Il 15 Ottobre 2015 è una data – spiega il sindaco di Benevento Clemente Mastella – che merita un ricordo commosso e una memoria condivisa: fu un giorno triste e dunque si commemorano le vittime. Ma fu anche il giorno che diede vita ad una mobilitazione straordinaria, in cui semplici cittadini, associazioni, imprese e classe politica seppero fare fronte comune: il fango piegò ma non spezzò Benevento che seppe rialzarsi. Martedì celebreremo quel coraggio e quell’abnegazione che un’intera comunità di donne e uomini seppe dimostrare, in occasione del Decennale da quell’evento che ha segnato la storia della Città, ma ne ha disvelato anche la parte migliore”.
“Il Consorzio Asi, nell’ambito di una operazione di riassetto dello stradario interno, ha promosso un modello di assegnazione di toponimi -13 strade, 2 aree parcheggio e una rotatoria- in coerenza al criterio di conferimento alle eccellenze dell’Industria sannita. Nel novero di queste proposte, peraltro già autorizzate dall’Altare di Storia Patria e Prefettura, si inserisce l’intitolazione del Ponte a ridosso della confluenza dei fiumi Calore e Tammaro che viene da oggi denominato: Ponte del 15 ottobre 2015. E’ l’omaggio che il Consorzio rende in particolare, nel nostro caso, al mondo produttivo sannita, imprenditori e lavoratori: la stoica resilienza con cui, attraverso investimenti e sacrifici, fecero ripartire la rete produttiva, ci ha indotti senza se e senza ma, a commemorare quella drammatica data. Una classe imprenditoriale che si dimostrò eroica, aiutata da lavoratori e lavoratrici di grande generosità e senso del dovere”, conclude Vessichelli.