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Benevento – Ancora una visita del ministro Sergio Costa in Terra dei Fuochi. Il titolare del dicastero dell’Ambiente ha effettuato un sopralluogo, nella serata di ieri, allo Stir di Santa Maria Capua Vetere dopo l’incendio dello scorso 17 ottobre.

“E’ chiaro che chi aggredisce questo territorio lo fa con mano criminale. Adesso la risposta dello Stato deve essere solida, – ha dichiarato il ministro – rigorosa fino in fondo. Se deve essere una guerra tra criminali dell’ambiente e persone perbene che vivono su questo territorio, noi dobbiamo tutelare le persone perbene”. 

La Procura della Repubblica, coperta da segreto investigativo, è al lavoro per cercare di individuare il responsabile: “Lasciamo lavorare la Procura e le forze di polizia in modo riservato e autonomo”. Ma Costa non ha dubbi, di una cosa si dice convinto: “si arriverà ad individuare il colpevole, anche a Casalduni. Qui (sullo Stir di Santa Maria Capua Vetere, ndr) c’è qualcosa di strano, come nel sito in provincia di Benevento, in fiamme proprio pochi giorni fa. In questo territorio si avverte cattivo odore, fastidio. La gente soffre. Questa è una vicenda che aggredisce le vite di tutti e noi questa situazione non possiamo sopportarla più”, ha chiosato Costa. 

Il ministro ha ribadito che il piano tracciato un anno fa nella Prefettura di Caserta non ha funzionato: “Il patto d’azione del novembre del 2018 ha fallito e lo dico con onestà intellettuale. Stiamo cercando di mettere tutte le forza in campo, mi sto sentendo quotidianamente con sindaci, prefetto di Caserta e anche con la regione Campania”. 

Il ministro dopo aver verificato lo stato del sito casertano ha fatto appello ai comuni e ai sindaci: “Metto a disposizione telecamere, raccolta straordinaria, isole ecologiche, tutti interventi che riguardano i rifiuti ma ognuno deve fare il suo e mettere tutto ciò che ha a  disposizione. I comuni non si devono tirare fuori, la provincia deve dare delle risposte. Tutti ci dobbiamo mettere la faccia, non è una guerra che si vince da soli. C’è un popolo che soffre – ha affermato Costa – e io ci metto la faccia perché non posso abbandonarlo”.  

“Ho incontrato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e stiamo costruendo un percorso insieme. Da solo non posso risolvere una questione così grande anche perché ci sono competenze previste dalla legge che non sono del ministero dell’ambiente. E’ il momento di ottenere le risposte. Adesso ripartiamo”, ha concluso.