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L’inchiesta esclusiva della rivista L’Espresso ha aperto un nuovo spaccato sull’estrema destra italiana in forte crescita di consensi su tutto il territorio nazionale. E’ di questi giorni la “marcia elettorale” su Ostia di Casa Pound ma chi finanzia davvero i neofascisti? E’ questo che si chiedono gli autori dell’inchiesta: Andrea Palladino, Giovanni Tizian e Stefano Vergine, pubblicata nel numero del 5 novembre.

Società, enti privati, scuole di lingua, gioiellerie, e un franchising di poste private che coinvolge anche un beneventano. Un volto noto, che proprio ieri, con una puntualità da treni del ventennio, veniva pubblicizzato per la sua attività, sui maggiori quotidiani online locali. Stiamo parlando di Beniamino Iannace, giovane e rampante imprenditore, presidente del Gruppo Italiana Servizi Postali di Benevento. Un franchising postale che secondo le parole dello stesso Presidente: “lascia libero l’imprenditore sul proprio territorio senza nessuna percentuale sul fatturato.”

La fama di Iannace, giunta fino al settimanale L’Espresso, è dovuta in larga parte al suo ex-socio: Roberto Fiore. Il leader di Forza Nuova, infatti, possedeva nel 2012 una società a Cipro, la Vis Ecologia Ltd, ufficialmente impegnata in riciclo di materiali ma senza dipendenti, sito internet, sede registrata. Socio al 50% di Fiore, proprio Beniamino Iannace in passato candidato alle elezioni per Forza Nuova.  

Alle domande de L’Espresso sulla presunta opacità della società con sede (per motivi fiscali) a Cipro, Iannace risponde: “La Vis è una società che non è mai stata operativa, non ha mai avuto clienti e per questo non ha mai depositato un bilancio”. Infatti la Vis Ecologia venne creata nel 2010 solo per scopi fiscali e chiusa sei anni dopo senza depositare bilanci.

Ma questa è acqua passata. Oggi Iannace promette di non avere legami con Forza Nuova, nessuna colorazione politica dietro il suo investimento e la sua strategia imprenditoriale. Peccato che nel 2013, quando dalla ‘ cameretta di casa ’ pensò di “creare una struttura che desse l’opportunità a tanti giovani come noi di riscattarsi nel mercato del lavoro ormai completamente abbandonato dalle istituzioni”, insieme a lui e a Fabio Infante, altro ex- candidato di Forza Nuova, ci fosse il figlio di Fiore, Alessandro che, come riportato ancora da L’Espresso, poco tempo dopo decise di vendere le sue quote a Iannace che diventa, così, azionista di maggioranza.

L’imprenditore sannita, come detto in precedenza, ai colleghi L’Espresso assicura che dietro la sua azienda non c’è nulla di oscuro, nero o forzanovista anche perché sarebbe paradossale finanziare un partito fascista, che crede nel blocco dell’immigrazione, con un Gruppo Postale che ha come partner Western Union, il più famoso servizio di trasferimento di denaro utilizzato dagli immigrati di tutto il mondo.

A questo punto è d’obbligo un grosso in bocca al lupo a Beniamino Iannace per la sua attività imprenditoriale.