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Sulla vicenda della ricostruzione della scuole Torre, finanziata dal Ministero, si è scomodata anche una trasmissione Rai. Che ha intervistato un personaggio locale. Peccato che sia lo stesso personaggio che qualche settimana prima ha presentato, a Benevento, il libro di Ranucci che poi si è intrattenuto nel firmacopie dei libri che aveva venduto nell’ambito dell’evento. Io che in Rai ho lavorato, ricordo che allora nell’azienda di Stato c’era un rigore morale diverso, qui questi moralisti per conto terzi fanno venire il sospetto che il servizio pubblico, che è la Rai, si mischi a quello privato, cioè un autore che vende libri in un evento decantato dallo stesso che poi parla, o straparla, in una sua trasmissione in prima serata Rai. Un professionista del sospetto farebbe una puntata e la chiamerebbe, parafrasando Sergio Leone, ‘per qualche copia in più’. Mi piacerebbe saperne cosa ne pensano l’ad della Rai e la Commissione di Vigilanza. Se non è immorale, cioò che è accaduto è certamente inelegante giornalisticamente”, lo scrive il sindaco di Benevento Clemente Mastella all’indomani della puntata di Report che si è occupata del progetto di ricostruzione della scuola Federico Torre.
I miei tecnici, comunque, mi confermano – prosegue Mastella – che sulla scuola Torre è stata fatta la scelta giusta: dalla demolizione è emerso che le condizioni strutturali della scuola erano pessime. Era usata, come era canonico negli anni Sessanta, addirittura la pietra di fiume liscia nella struttura del cemento armato, cosa oggi vietatissima dalla legge, l’amalgama di ferro, cemento e inerti era traballante; tutta la struttura portante era usurata, c’era amianto nelle parti interne, anch’esso oggi vietatissimo. Questo mi dicono i miei professionisti che lavorano tutti i giorni su queste cose. Sui punteggi il Comune ha risposto a chi di dovere e anche all’opposizione, anche in sede di question time. Voglio chiarire pure che per il progetto della scuola Torre il Comune non ha bandito la gara d’appalto che è stata invece fatta da Invitalia e il progetto è quello vincitore di un bando ministeriale: in pratica il Comune non si è occupato nè dei progettisti (scelti dal Ministero dell’Istruzione), nè delle ditte (vincitrici di una gara Invitalia).
Sono sconcertato da questa ridda di detrattori e tuttologi che tifano contro il rifacimento di una scuola secondo standard più moderni e sicuri in una città che ha vissuto nella storia momenti di tragico dramma per le calamità naturali e che è sismica oltre ogni dubbio: questa è una città due volte rasa dal suolo dai terremoti nella sua storia”, conclude Mastella.