“Rendere più attrattiva la professione”: questa la parola d’ordine alla base del seminario promosso presso l’Hotel Antum al rione Ferrovia di Benevento da Francesca Olivieri, Presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri di Benevento. Olivieri ha lanciato un accorato appello alle istituzioni nazionali e regionali per tutelare e valorizzare il ruolo dell’infermiere nella gestione delle patologie e in tutti i servizi della sanità. L’infermiere ha un ruolo centrale nei presidi ospedalieri e sanitari, ma questo non sembra essere ben capito da chi governa la sanità. Lo dimostra il fatto che ormai la carenza di infermieri negli organici è ormai divenuta cronica. Sono eloquenti cifre del rapporto della Fondazione Gimbe.
Nella Giornata Internazionale dell’Infermiere, i concetti di salute e di prevenzione sono stati analizzati nella relazione di Olivieri: si tratta di due parole chiave nella valutazione del ruolo dell’infermiere. L’Ordine ha voluto rimarcare il ruolo, la professionalità, l’impegno costante ed empatia che contribuiscono ogni giorno al percorso di cura ed assistenza dei malati.
L’ordine ha voluto indicare anche un momento sul codice deontologico di ogni infermiere, vero faro della professione mettendo al centro la persona e il diritto alle migliori scelte nella cura, nel rispetto della dignità e libertà di ognuno.
La ricorrenza, di oggi che commemora la nascita di Florence Nightingale, figura storica e vessillifera dell’infermieristica moderna, diventa l’occasione per valorizzare l’apporto di questi professionisti al sistema sanitario regionale. Negli ultimi anni dal comparto salute, questi professionisti hanno dovuto rispondere a emergenze sanitarie, riorganizzazioni strutturali e a una domanda di servizi sempre più complessa e articolata.
L’Ordine ha voluto promuovere un momento di riflessione istituzionale sul ruolo svolto da questi professionisti e sul loro futuro all’interno del sistema sanitario pubblico. Il messaggio che accompagna le celebrazioni del 12 maggio è chiaro: la sanità del futuro si costruisce anche e soprattutto attraverso il sapere e la pratica quotidiana degli infermieri, protagonisti di un sistema in continua trasformazione.
La Olivieri auspica un modello di governance inclusivo e attento alle competenze presenti nel mondo sanitario e quindi la valorizzazione del ruolo degli infermieri si configura come una scelta strategica per il rafforzamento dell’intero sistema pubblico di assistenza e cura.
Altro argomento centrale la lotta e contrasto agli operatori sanitari, e la presidente ha detto: “Stiamo mettendo in atto politiche educative nelle scuole cercando di sensibilizzare questo fenomeno odioso. Un cammino difficile che stiamo cercando di contrastare con forza”.
E’ forte la sinergia e la collaborazione con l’Ordine dei Medici con il progetto “Io ti curo”, la Olivieri ha chiarito: “Quando c’è un episodio di violenza, gli sconfitti siamo noi operatori ma anche tutta la cittadinanza che è privata di un diritto essenziale alla salute”.
Sul ruolo legislativo che è stata rimarcato anche questa mattina che è ormai una realtà la professione, quella infermieristica risulta purtroppo poco attrattiva, con trattamenti economici tra i più bassi in Europa, turni massacranti, aggressioni fisiche e verbali che aumentano ovunque sul territorio. Una professione che andrebbe, quindi, valorizzata e incentivata. Luigi Baldini, presidente di Enpapi (Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica), intervenendo nel dibattito ha ricordato come fu promosso l’impiego di una rete di liberi professionisti capillarmente distribuita: “La figura dell’infermiere è essenziale per la tenuta del nostro welfare sanitario e rappresenta un riferimento importante per le politiche di riforma”.
Per Baldini mancano iniziative di natura legislativa che tende poi a qualificare il rapporto: “Non registriamo proposte di natura legislativa che tendono a risolvere questa criticità. A fronte di una carenza infermieristica il mercato è dopato non c’è corrispettivo aumento delle retribuzioni professionali”.
Un lavoro delicato e prezioso il suo contributo hanno svolto gli infermieri in questi anni nell’ambito di ospedali e strutture di emergenza-urgenza, Baldini ha auspicato: “Mi auguro che si intervenga prima possibile per fermare la fuga all’estero dei nostri professionisti e per ridare il necessario slancio alla sanità italiana, da sempre riconosciuta di altissimo livello”.