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Il prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di una società con sede legale a Vicenza. Il Gruppo Interforze Antimafia coordinato dalla prefettura e composto da questura, carabinieri, guardia di finanza, Direzione Investigativa Antimafia e Ispettorato territoriale del lavoro, “ha accertato – si legge in una nota della prefettura – l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali della Campania“.

Dalle pagine de Il Giornale di Vicenza è emerso che si tratterebbe della Czeta Spa, società che opera nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti con sede centrale a Rotondi, in provincia di Avellino.

Per effetto del provvedimento prefettizio, la stessa non potrà per 12 mesi, durata del provvedimento stesso, prender parte a bandi o gare d’appalto riferibili a enti pubblici oltre a non poter godere di concessioni, abilitazioni e finanziamenti a livello nazionale.

La Czeta Spa, già balzata alle cronache negli ultimi mesi, tra i suoi clienti vanta una infinità di soggetti pubblici tra cui i comuni di Apice, San Giorgio del Sannio, Paolisi e Montefalcone in Valfortore, sui quali potrebbero ricadere di riflesso gli effetti dell’interdittiva, con conseguenti ripercussioni sulla politica, chiamata a portare avanti una seria riflessione in un momento delicato quale quello delle Elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024. 

In attesa di ulteriori sviluppi, senza gettare la croce addosso a nessuno, resta comunque ferma la possibilità della ditta di poterfar valere le sue ragioni nelle sedi opportune.  

(foto dal sito ufficiale Czeta Spa)