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Sulla vertenza della beneventana M.C.I., azienda a socio unico impegnata nella fabbricazione di accessori e parti per autoveicoli, a intervenire è la senatrice Sandra Lonardo che ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro per lo Sviluppo Economico e per il Lavoro Luigi Di Maio.

Il testo dell’interrogazione:

Premesso che:

sono giunte alla scrivente le problematiche che stanno riscontrando i dipendenti dell’azienda “M.C.I. srl a socio unico” con sede legale a Benevento;

nel mese di marzo u.s., l’azienda ha informato verbalmente i dipendenti che, in merito alle mensilità spettanti, non avrebbero percepito il saldo di gennaio, l’acconto e il saldo di febbraio, e 7 giorni di marzo, poiché le somme erano state “congelate” a seguito della richiesta di concordato preventivo presso l’ufficio fallimentare del Tribunale di Benevento, con accettazione in data 13 marzo 2019;

nei giorni successivi, sono state selezionate (non è chiaro con quali criteri) 10 persone per l’iscrizione al sindacato CGIL Fiom;

il 15 di marzo u.s. è stato comunicato ai dipendenti, in bacheca aziendale, l’inizio della rotazione dei turni lavorativi a seguito dell’approvazione da parte della Giunta Regionale della Campania della CIGS a 0 ore (ad oggi ancora non presentata al Ministero);

nel mese di aprile u.s. l’azienda ha comunicato ai dipendenti l’inizio della Cassa Integrazione;

nella linea produttiva è stata avviata la rotazione, a differenza del settore amministrativo dove questa non è stata attuata, tant’è che alcuni dipendenti non hanno più lavorato dal giorno 4 aprile 2019 non percependo né stipendio né retribuzione relativa alla CIGS;

nel mese corrente, inoltre, non sono stati riconosciuti ai dipendenti i periodi di malattia nonostante l’azienda abbia ricevuto certificati telematici prontamente comunicati, giustificandosi che la CIGS (ad oggi ancora non presentata al Ministero) sostituisce l’indennità di malattia e che di conseguenza al pagamento dovrà provvedere l’INPS;

agli stessi dipendenti in busta paga non risultano i periodi dei suddetti certificati, bensì sostituiti con giorni in CIGS;

l’INPS, a seguito di un colloquio presso gli uffici, ha consigliato loro di denunciare, con urgenza al sindacato tali illeciti poiché senza l’approvazione del decreto, l’azienda non può beneficiare delle agevolazioni della CIGS;

dal 1° giugno, l’ispettorato del lavoro insistentemente sta richiedendo all’azienda la chiusura del bilancio 2018 necessario alla richiesta del pagamento diretto della CIGS che, in data 9 luglio 2019 è stato consegnato privo di firma e timbri per di più provvisorio, allungando ulteriormente i tempi per l’approvazione del decreto;

sembrerebbe ci sia l’intenzione dell’azienda di voler chiudere lo stabilimento di Benevento nei periodi di chiusura aziendale nel mese di agosto;

ad oggi i dipendenti non sanno immaginare il proprio futuro lavorativo e se riceveranno le mensilità “congelate” e quelle maturate in CIGS,

l’interrogante chiede

al Ministro in indirizzo quali urgenti iniziative intenda intraprendere al fine di fare chiarezza sulla vicenda esposta in premessa e soprattutto quali provvedimenti intenda adottare affinché vengano corrisposte ai dipendenti le mensilità dovute garantendo, al contempo, ammortizzatori sociali immediati per i lavoratori”.