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Benevento – “Benvenuti al Sud“. Si chiama così l’intervista realizzata da Dazn che vede protagonista Cristian Bucchi, tecnico del Benevento. L’allenatore giallorosso ha parlato alla piattaforma di Perform durante un servizio che ha visto il “Ciro Vigorito” come palcoscenico.

Attaccanti Ho più feeling con i gol fatti che con quelli subiti. Spero che i miei attaccanti possano mostrare tutte le loro qualità. Da ex attaccante so che segnare subito è importante, soprattutto per il morale. 

CarrieraBenevento credo sia un po’ nel mio destino. Due anni fa qui persi la semifinale play off e quest’anno, quando ho visto la possibilità, è stato come riannodare il nastro per provare a ripartire dove tutto era finito. Magari ora tutto potrà cominciare.

NapoliHo avuto la fortuna e il piacere di giocare per quei colori, quella città e quella gente. C’era grandissimo entusiasmo e grande voglia di crescere anche come società, avemmo il merito di vincere il campionato e tornare in serie A. Oggi il Napoli è diverso, ha avuto bravissimi allenatori e si è assestato in una posizione di classifica da big. E’ stata data una dimensione diversa e credo che Ancelotti, oltre a essere un grandissimo allenatore, è una persona che sa gestire determinate situazione e può completare quel percorso che in tanti hanno sfiorato senza completarlo.

PerugiaE’ una tappa particolare, è iniziato tutto lì perché io giocavo nei dilettanti e il presidente Gaucci fece questa scommessa, dandomi la possibilità di passare dall’Eccellenza alla serie A. Una sorta di favola. Ho avuto il piacere e l’onore di essere allenato da tanti allenatori: ricordo Castagner, persona meravigliosa e a cui devo tanto, Boskov, una grande persona, e poi Mazzone e Cosmi. Anche da allenatore a Perugia credo sia stata un’annata bellissima, mi è dispiaciuto non coronarla con una promozione che sul campo forse avremmo meritato, evidentemente quello non era il momento giusto.

Modena e Sassuolo Ho vinto sei campionato in B e di essere stato il capocannoniere con 29 gol. Sono ricordi belli. Col Sassuolo c’è stato un incontro in un momento sbagliato, dopo un percorso meraviglioso fatto con Di Francesco. Credo ci fossero tante difficoltà e, tutti insieme, non siamo stati capaci di gestirle nel migliore di modi.

LecceAlla prima partita casalinga della stagione abbiamo fatto il record di spettatori, un calore e un affetto travolgenti che dovremo essere bravissimi a sfruttare e da cui dovremo essere bravi a non farci schiacciare. Tutti ci mettono un gradino avanti, non vogliamo tirarci indietro ma essere tra i favoriti non significa vincere facilmente, anzi è il contrario. Questo ci deve responsabilizzare maggiormente. Il viaggio è iniziato da Benevento, spero che si concluda qua.