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Ospite di Anteprima24 è Francesco De Pierro, vicesindaco di Benevento. Con lui facciamo il punto della situazione sulle vicende amministrative e politiche di più stretta attualità a palazzo Mosti.

È tempo di bilanci. Il sindaco, il suo lo ha fatto con un messaggio televisivo. Lunedì toccherà all’opposizione. Il bilancio di Francesco De Pierro a un anno dall’investitura a vicesindaco?

“Il bilancio dell’amministrazione è assolutamente positivo, con risultati concreti e tangibili. Pochi giorni fa è arrivato il via libero del Commissario per l’impianto di depurazione che metterà fine ad un problema atavico, mai risolto in passato. Benevento sta tornando a splendere come la città dei teatri: la riapertura del Comunale con il supplemento invernale di ‘Città Spettacolo’ con pieces e attori di primissimo livello si rappresenta la vivacità culturale che quest’esecutivo promuove con successo. Altri risultati cruciali: la risoluzione della problematica degli alloggi a Capodimonte e l’avvio della programmazione per il nuovo Puc, i riconoscimenti ‘plastic free’ per le politiche ambientali, i bonus bollette e i ristori per le fasce disagiate che sono un modello di welfare nel Mezzogiorno, la capacità d’attrarre sempre nuovi investitori, tanto nell’area urbana quanto nel consorzio industriale. Sono frutti di un lavoro di squadra con una punta di diamante che finalizza il gioco: il sindaco Mastella”.

Alle conseguenze della crisi economica post Covid si sono aggiunte le difficoltà legate al conflitto ucraino. La rincorsa alle emergenze può condizionare in negativo la prossima azione amministrativa?

“La spirale dell’inflazione innescata dal caro energia incide nella vita quotidiana di tutti e, dunque, pure nell’azione amministrativa. Ricette risolutive non esistono e i piani d’azione devono impegnare il Governo nazionale e, in molti cosi, dipendono da scelte dell’Unione Europea, come il tanto discusso price cap sul prezzo del gas. Il sindaco Mastella ha una intelligenza politica e una esperienza tale da avere la capacità di precorrere i tempi e anticipare scelte che poi si rivelano obbligate. Il piano austerity per l’energia che contempera risparmio e sicurezza è una mossa intelligente che razionalizzerà i consumi interni ed esterni del Comune con sacrifici, ma tollerabili”.

Il Pnrr e la gestione delle risorse europee rappresenta uno dei fronti caldi della polemica con le opposizioni. Cosa risponde a chi contesta all’amministrazione una mancanza di ‘visione della Città?

“Ritengo ingenerosa e falsa l’accusa di mancanza di visione. Al contrario, la programmazione sulle risorse Ue e il Pnrr sono tra i fiori all’occhiello di quest’amministrazione. Nei prossimi anni andremo verso la ‘messa a terra’ di circa 200 milioni complessivi di risorse comunitarie. In relazione al numero di abitanti abbiamo intercettato più risorse della città di Napoli. Alla base di ogni piano c’è un concetto strategico. La mobilità sostenibile e veloce con il progetto sulla stazione ferroviaria centrale; la tutela del diritto all’abitare che sorregge il progetto sulle case di via Nuzzolo; la nuova frontiera dei rifiuti su impiantistica e differenziata 2.0 da cui muovono i progetti Asia per il Recovery Plan; ancora la protezione dei deboli e le politiche attive per welfare e lavoro su cui puntano i progetti dei servizi al cittadino. Si tratta di strategia, moderna programmazione. Mi lasci incorniciare poi il lavoro sui Pics, per i quali ringrazio il dirigente Iadicicco e tutto il settore che vi lavora instancabilmente. Il Comune è stato premiato addirittura per la rapidità progettuale ed esecutiva, tanto che i progetti da 13 sono diventati 14 con la possibilità di intervenire su un gioiello come la Torre Biffa. Ci sono interventi la cui bellezza e il cui impatto sul turismo e l’attrattività possono essere rivoluzionari, come quello a piazza Orsini che metterà in vetrina un’area archeologica che ha caratteristiche uniche. Ed ancora il progetto sull’area dell’Arco di Traiano, a cui dedicheremo una vigilanza capillare per impreziosire i metri che circondano uno dei monumenti più belli del mondo. Il Lapidarium è un innesto raffinato che ha modelli che vanno dai Musei Vaticani a Praga: sarà un intervento migliorativo come quello per l’illuminotecnica delle Mura Longobarde”.

Sul versante politico i riflettori sono puntati sul rapporto Mastella-De Luca. La sua investitura a vicesindaco ha rappresentato la sublimazione del patto delle ultime amministrative, ma l’inizio di una collaborazione tra sindaci con quello di Avellino Gianluca Festa, non certo un amico di De Luca pone interrogativi. Le distanze tra Mastella ed il Governatore sono destinate ad aumentare?

“La risposta è molto chiara: il patto che ho stipulato è con la città di Benevento. Condivido integralmente le posizioni espresse recentemente dal sindaco Mastella: i temi della pari dignità delle aree interne e di un surplus di attenzione e risorse che la Regione deve dedicare al Sannio sono sacrosanti”.

Si sente ancora un rappresentante di Essere Democratici e quale è il futuro di questa formazione politica dato il cambiamento dello scenario politico?

“Essere democratici è un gruppo politico vivo e vegeto, con espressioni di primo livello a Palazzo Mosti, alla Provincia e in molti comuni sanniti. Certamente non viviamo su Marte e osserviamo l’evoluzione dello scacchiere politico. Al momento giusto assumeremo le determinazioni politiche che dovranno valorizzare e rafforzare il percorso politico compiuto sinora che rivendichiamo con orgoglio e che è stato proficuo dato che ci ha portato al governo degli enti locali a cui stiamo dando il nostro contributo”.

Un commento alle vicende che hanno caratterizzato il Pd sannita prima, durante e dopo le politiche?

“Il film che va in onda sugli schermi dei Democrat di Benevento è sempre lo stesso. Chiunque osi dissentire, proporre una diversa linea politica diversa, metta in discussione le strategie, spesso inefficaci, decise da uno solo o da pochi intimi, viene ostracizzato e demonizzato. La conta interna, i cavilli regolamentari e la maggioranza in assemblea provinciale – l’unico luogo dove l’attuale gruppo dirigente del Pd è maggioranza – sono usate come clave per colpire chiunque proponga direzioni diverse da quelle kamikaze attuate. Qui comando io e questa è casa mia, è l’unica regola. E’ il copione andato in scena anche recentemente, con una presidente sfiduciata platealmente e una rottura evidente con il consigliere regionale in carica. Un film di cui avevamo letto con anticipo e mi permetta – con intelligenza – la trama. Le ultime dinamiche interne al Pd sannita, sconfitte rovinose a livello locale come quella alle Provinciali e l’ennesima lotta fratricida sono la cartina di tornasole di quanto giuste e previdenti siano state le scelte compiute dal nostro gruppo politico”.

E la maggioranza come sta? Teme riverberi per le conseguenze del voto, magari con l’avvicinamento al centrodestra di qualche consigliere? I corteggiamenti non mancano, come dimostrato da una recente dichiarazione di Martusciello.

“I numeri delle votazioni in Consiglio comunale parlano chiaro: la maggioranza è solida. Ho un’interlocuzione costante con i consiglieri che giustamente esercitano il proprio ruolo con spirito critico e pungolando le attività dell’esecutivo. Rafforzeremo, le comunicazioni tra Giunta e maggioranza consiliare, ma non esistono criticità. Da chi è stato investito di ruoli di responsabilità parlamentare, attendiamo risposte concrete.  Spero non occupino il loro tempo a sondare gli umori della maggioranza di Benevento o a gufare sulle sorti dell’amministrazione, perché sarebbe davvero una misera perdita di tempo”.