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Una vita dedicata alla recitazione, in particolare al teatro: nonostante si definisca un “accanito cinefilo”, ha infatti preso parte a pochi progetti concepiti per il grande schermo. Un paio di casting importanti (“ma con due Premi Oscar… direi che può bastare” sorride), il motore di tutto per lui è sempre stato l’amore per il palcoscenico che calca esattamente da 40 anni.

Antonio Intorcia, attore, doppiatore, docente e condirettore artistico della Solot Compagnia Stabile di Benevento, è nel cast del film ‘Parthenope‘ di Paolo Sorrentino, oggi protagonista assoluto al Festival di Cannes con una proiezione in anteprima mondiale. Unico italiano in gara per la Palma d’oro, il regista partenopeo torna in concorso nove anni dopo ‘Youth‘, presentando un film girato tra Napoli e Capri, un atto d’amore verso la sua città, con un cast internazionale che include Gary Oldman, Celeste Dalla Porta, Silvio Orlando, Stefania Sandrelli, Nello Mascia, Luisa Ranieri, Isabella Ferrari, Dario Aita, Daniele Rienzo, Biagio Izzo, e molti altri. Antonio Intorcia

Intorcia vi interpreta un piccolo ruolo, quello del responsabile di un hotel. Racconta con emozione l’inaspettata chiamata della produzione per prendere parte al provino: “Mi hanno contattato direttamente loro… inizialmente pensavo fosse uno scherzo. Un mio maestro soleva affermare: ‘potrai dire di aver fatto un film solo quando senti il rumore del ciak’. Quindi mi hanno convocato per un provino su parte sostenuto direttamente con Sorrentino, tra l’altro uno dei miei registi preferiti. È stato un incontro divertente, lui gentile e cortese. Già subito dopo il provino mi ha fatto capire che ero io la persona giusta per interpretare il ruolo.

Non facevo casting da anni… l’ultima volta infatti fu nel 1988 per un film di Peppino Tornatore con Marcello Mastroianni, un progetto che purtroppo poi non si concretizzò”, spiega Intorcia.
Per ‘Parthenope‘ ha girato a Capri, presso il Grand Hotel Quisisana, e lavorare sullo stesso set di attori del calibro di Oldman è stata un’esperienza unica per Intorcia, che ha apprezzato la professionalità e l’atmosfera del set. “Ho girato una scena corale in cui c’era anche la protagonista, Celeste. E sul set c’era Oldman, che doveva girare poco dopo, ma era in abiti di scena e non lo avevo riconosciuto. Così ho iniziato a chiacchierare un po’ con lui, amabilmente e con tranquillità senza farmi condizionare dal personaggio… Ovviamente, dopo essermi reso conto di chi realmente fosse il mio interlocutore, sono tornato a salutarlo”.

La giornata sul set “è stata intensa – precisa -. Tra un ciak e l’altro il regista si è complimentato con me per la mia dimestichezza durante le riprese, nonostante non mi avesse dato alcun suggerimento specifico”.
Intorcia, oltre a prendere parte a tutte le attività della Solot, è stato fondatore del CUT dell’Unisannio e quindi organizzatore generale della Rassegna “Universo Teatro”. Come attore ha lavorato – tra gli altri – con Ugo Gregoretti, Peter Greenaway, Mariano Rigillo, Luigi De Filippo, Nello Mascia.
“Sono contento di aver avuto una simile occasione. Il cinema è sempre stata la mia passione, anche prima del teatro” ammette l’attore, che si mostra grato per l’esperienza e l’opportunità di lavorare con Sorrentino, pur restando fortemente concentrato sul teatro e sulle svariate attività della propria Compagnia. Nonostante la sua naturale riservatezza, l’attore non ha potuto infatti nascondere l’emozione e la gratitudine per aver aggiunto questo nuovo importante tassello alla sua carriera artistica.
C’è dunque ora una curiosità ancora maggiore per l’uscita del film nelle sale.