- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Pochi giorni ancora a poi il Benevento ritroverà sulla sua strada Pippo Inzaghi, non sarà la prima volta dopo il divorzio tra il tecnico e il club giallorosso, ma quando ricapita l’occasione di incrociare i propri cammini, per la formazione sannita e il tecnico piacentino non è mai una partita come le altre. 

La Gazzetta dello Sport, a firma di Nicola Binda, ha dedicato una ampia intervista a SuperPippo e, logicamente, tra Mondiali, Reggina e famiglia, non potevano mancare i riferimenti al Benevento ed al prossimo match di campionato in programma al ‘Granillo’ domenica nel lunch time. 

L’ultima squadra ad aver dominato la serie B è stata il suo Benevento nel 2020:il paragone regge? – Ha chiesto come prima domanda il giornalista della rosea – “Forse allora non ci eravamo resi conto – ha risposto Inzaghi – A distanza di qualche anno s’è capito che dominare così in serie B non è facilmente ripetibile. Noi e il Frosinone ci potremmo divertire, ma le corazzate arrivano. Come si fa a dire che non sono forti Genoa, Cagliari, Parma o anche Benevento”
A proposito di Benevento: domenica lo ritrova. – Ha ancora proseguito Binda. 
“Non era stato un addio serenissimo, ma poi abbiamo chiarito. In A meritavamo di salvarci, sono successe cose che ci hanno innervosito, la retrocessione non è dipesa solo da noi. Ma il presidente Vigorito, dopo i miei genitori, è stata la prima persona a cui ho detto che sarei diventato papà. Rivedo il suo entusiasmo in Saladini, mio attuale proprietario. Ho sempre nel cuore Benevento e anche Venezia, dove due sabati fa sono stato accolto benissimo. .
La sua Reggina gioca senza un vero centravanti: scelta o emergenza?
“Santander è infortunato, ho Menez e punto su di lui. Siamo il miglior attacco perché portiamo tanti giocatori dentro l’area, andando avanti potremmo usare due punte”.
La rivelazione è Fabbian, arrivato dalla Primavera dell’Inter: c’è stata la soffiata di Simone?
“Bravo il nostro direttore Taibi a prenderlo. Il suo agente e Baccin dell’Inter hanno voluto che venisse qui perché con me le mezzali fanno gol. Io non lo conoscevo, Simone un pochino, ma dopo due giorni l’ho messo titolare in Coppa Italia”. 
L’entusiasmo di Reggio Calabria quanto aiuta?
“C’è un pubblico da A, con un entusiasmo da cavalcare, sapendo però che è facile cadere”. 
Lo segue questo strano mondiale in Qatar? 
“Poco, gli orari coincidono con i nostri allenamenti: quando si entrerà nel vivo sarà diverso. Il vero Mondiale si segue d’estate dalla spiaggia. Ho visto che qualcuno di noi del 2006 è là come Materazzi”.
Riuscite ancora a scherzare: oppure come disse Grosso, dopo 16 anni sono cambiate tante cose? 
“La nostra chat funziona sempre, soprattutto per i compleanni perchè Cannavaro li ricorda tutti: ultimo quello di Iaquinta. E poi serve per gli auguri a chi inizia una nuova avventura: è una chat emozionante, certe cose non cambiano”.