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Benevento – Ambizione, consapevolezza e un pizzico di scaramanzia. E’ Filippo Inzaghi il personaggio del giorno per la Gazzetta dello Sport. Il tecnico del Benevento, intervistato da Nicola Binda, ha parlato della sua esperienza rigettando al mittente gli eccessivi complimenti dei colleghi. Come quelli di Stroppa, ad esempio, che ha detto che il Benevento se scatta ancora non si ferma più: “Mi tocco… ci danno tutti per favoriti ma ci sono troppe insidie. Giovanni è un amico e loro sono forti”

Il prossimo avversario sarà proprio il Crotone, da affrontare senza Caldirola: “E’ un giocatore importante, ma una squadra come la nostra non deve piangere un’assenza. A loro mancherà Benali. La sosta fa recuperare energie, abbiamo speso tanto. Kragl dè stato fermo 8 giorni, Volta è in ripresa. Meglio essersi fermati”.

Per l’allenatore della Strega l’esperienza di Benevento è più che positiva: “Non pensavo di essere così avanti col lavoro, ma c’è tanto ancora da fare nella gestione della partita, negli approcci e nella frenesia. Io sono tranquillo, i ragazzi hanno valori morali importanti”. 

A cercare il pelo nell’uovo, manca qualche gol dall’attacco: “A Coda dal primo giorno dico che dovrebbe arrabbiarsi di più, perché gioca in B ed è un leader vero. Sau si intristisce troppo, ma ha soltanto avuto sfortuna. Se lui è in campo la squadra è contenta”. 

Il ritorno in serie A è un obiettivo da voler perseguire con il Benevento: “Non mi piace tornare indietro, sicuramente qualche sbaglio l’ho fatto a Bologna. Auguro a Sinisa di vincere la sua battaglia“. E sul Milan: “Se lo allenerei? Non è un problema mio, oggi sono al Benevento e devo restare concentrato. Non è questione di categoria, devo sentirmi importante, divertirmi e gioire. Cerco di essere felice e basta”. 

La scelta di Benevento si sta rivelando quella giusta: “Quando ho conosciuto il presidente Vigorito ho capito che mi sarei potuto togliere grandi soddisfazioni. E poi qui c’è Foggia, che è un amico”. 

Altre considerazioni sul campionato e sulla possibile adozione del Var: “Lo vorrei per i fuorigioco, oggi non è per niente facile per il guardalinee prendere una decisione.  In B ci sono tanti allenatori bravi come i miei ex compagni Nesta e Oddo, o Dionisi e D’Angelo insieme a Marcolini, Tesser e Ventura”. 

La chiusura è per l’amico Bobo Vieri, che fa il dj, l’influencer e l’opinionista tv: “Lui si diverte e mi diverto anche io, ma è facile fare ciò che fa lui, Se vuole gli offro un posto nel mio staff…”