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Benevento – “Ho deciso di andare in una società forte e guidare una squadra forte. Il Benevento mi rassicura tantissimo e mi permette di lavorare al meglio delle mie possibilità. Il direttore Pasquale Foggia e il presidente Oreste Vigorito sono gli uomini giusti per me. Poi c’è un ambiente bellissimo e in questo tipo di situazione, è già capitato anche a Venezia, mi esprimo al massimo“.

Filippo Inzaghi svela al Guerin Sportivo il perchè della scelta Benevento. Il tecnico giallorosso si racconta in una lunga intervista realizzata da Tullio Calzone, tornando all’ultima estate e all’incontro decisivo con il presidente Oreste Vigorito. “Mi ha convinto con una bella cena. Sapendo che il ds era Foggia e conoscendo le sue motivazioni forti e quelle del patron è stato abbastanza facile dire di sì. Non ho mai fatto un discorso di categoria. Dopo Venezia, il Benevento mi aveva già cercato e sapere che, anche dopo una parentesi non felice, mi volevano ancora è stato per me un atto di stima importantissimo“, ha proseguito l’allenatore piacentino, “poi ho capito subito che l’umanità qui è un elemento prevalente: le racconto un episodio. Dopo 20 giorni di ritiro il presidente mi ha ringraziato insieme con il mio staff per il modo con cui stavamo lavorando. E mi ha davvero molto sorpreso. Mi sono convinto ulteriormente di aver fatto la scelta giusta. I rapporti umani sono fondamentali per la mia visione della vita. Qui nel Sannio ne ho stretti di straordinari“.

Le premesse per raggiungere un obiettivo importante sembrerebbero esserci tutte: “Al momento penso solo a costruire la mia Strega umile e forte. Devo troppo a questa società che mi ha ridato l’entusiasmo. Non ho ancora fatto niente ma il pubblico mi sta gratificando tantissimo. E’ proprio vero che il calcio è della gente, non è retorica. E questo mi piace moltissimo perché a Benevento si può toccare con mano. Ho vinto tanto da calciatore e non ho bisogno di niente sul piano personale. Ma qui possiamo fare molto bene. Come ripetere l’esperienza di Venezia. Poi le delusioni ti aiutano a resettare e a capire dagli errori. Tutto serve per migliorare. Il progetto nel Sannio è costruttivo e guarda al futuro. E questo conta più di ogni altra cosa“.

L’inizio di campionato è stato positivo per la Strega, balzata al comando della classifica in solitaria. Il cammino, però, resta lungo e tortuoso per Maggio e compagni. “Sappiamo di essere un gruppo forte. Ma se penso a Empoli, Chievo, Crotone, Frosinone, Cremonese, Perugia capisco che le antagoniste saranno tante. E le neopromosse daranno, come sempre, fastidio. Noi pensiamo di poter diventare competitivi per il vertice attraverso il lavoro. Ma l’esperienza dello scorso campionato deve servire a imparare qualcosa. Noi vogliamo costruire qualcosa per il futuro“, ha concluso Pippo Inzaghi, “intanto sono restato stupito e meravigliato positivamente dell’accoglienza che mi hanno riservato. Non mi piacciono le promesse, ma spero di poter essere all’altezza con il mio staff di tante aspettative. Il presidente Vigorito mi ha chiesto una sola cosa: renderlo orgoglioso della Strega con una squadra che lotti per vincere e che abbia anche nelle sconfitte una propria identità. Lavoro ogni giorno perché ciò accada“.