Una mozione votata all’unanimità da oltre 40 sindaci della Provincia di Benevento, testimone di un grande impegno corale per la fine della tragedia che sta colpendo tanti civili inermi investiti dai conflitti tra i popoli.
I Comuni sanniti e la Provincia hanno chiesto ai Governi coinvolti di adoperarsi in ogni modo per potenziare concrete forme di solidarietà alla popolazione civile del popolo palestinese con particolare attenzione a donne, bambini ed anziani crudelmente vittime delle barbarie dei conflitti in corso in Medio Oriente.
Hanno anche respinto ogni tentazione di contaminare la legittima condanna delle azioni militari ai danni della popolazione della Striscia di Gaza poste in essere dal Governo israeliano con qualunque forma di antisemitismo. In questo senso le istituzioni locali hanno dichiarato di sostenere in ogni modo e forma possibile l’ammirevole azione della Santa Sede in continuità tra il magistero di Francesco e quello del suo successore di Leone XIV affinché torni la pace, si affermi la riconciliazione e i governanti siano illuminati dal coraggio di compiere gestri di distensione e di dialogo.
Dal teatro De La Salle di Benevento è partita una mobilitazione di protesta con il titolo di “Lievito di pace” secondo un’espressione ispirata da Papa Leone XIV per essere presenti dentro la pasta della storia come appunto lievito di pace.
Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, presente questa mattina alla riunione dei Sindaci ha sottolineato: “Parta una protesta corale da Benevento che piano piano dovrebbe allargarsi in tutto il nostro Paese. Purtroppo i potenti del mondo sono complici alle guerre, hanno i loro interessi e come cittadino in primis qualcosa dobbiamo fare”.
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha spiegato: “Oggi siamo qui non per stabilire su chi tifare tra Gaza e Israele. Io quando sono stato Ministro sono stato da quelle parti e anche all’epoca c’erano numerose difficoltà esistenziali”. Dubbioso il primo cittadino sul ruolo del’Europa: “L’Europa vive una fase di forte sconnessione”
Mastella ha lanciato un nuovo appello all’Europa per fermare questa lunga scia di decessi.
Hanno preso poi la parola alcuni sindaci come quello di Apollosa, Danilo Parente, Bucciano Pasquale Matera, Castelpoto Vito Fusco quest’ultimo ha sottolineato: “Quello che sta accadendo è inammissibile. Occorre una forte presa di coscienza e che ci sia il riconoscimento dello Stato di Palestina per cessare il fuoco e richiedere con forza la liberazione degli ostaggi” .
Il sindaco Matera e il sindaco Parente hanno rivolto un accorato appello al raggiungimento della pace. I
Il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha detto “Quello di stamattina è un bel momento che ci vede camminare insieme e questa voce corale ci fa comprendere che la pace si anima nelle comunità”. Poi ha aggiunto: “L’indifferenza ammazza le istituzioni e noi non possiamo essere per nulla indifferenti davanti a questi conflitti. È il momento che noi come comunità civile e religiosa esprimiamo la nostra contrarietà a queste guerre che annullano la dignità di diversi popoli”.
Mons. Accrocca ha espresso tutta la sua preoccupazione: “Un rischio grande è quello delle anestetizzazoni delle coscienze. Molta gente esprime la propria contrarietà a queste guerre sui social e finisce là. Questo modo di fare porta alla disumazione dell’uomo, la situazione invece impone chiarezza. Nel frattempo le vittime aumentano sempre di più. Io vidi una reazione vent’anni fa quando c era la guerra in Iraq. Le piazze si ribellarono, ci furono sollevazioni democratiche. Oggi non vedo nulla. questo mi preoccupa molto di più. Dobbiamo reagire e non abituarci a quello che sta accadendo”.
Tutta l’amarezza di mons. Accrocca: “Cosa si deve dire a quella madre palestrinese che ha visto morire i suoi 9 figli? Come si può giustificare la guerra?”