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Cinzia Mastantuono e Pasquale Orlando. ‘Italia Viva’, nel Sannio, parte da qui. Da due coordinatori alla pari, una donna e un uomo. Così ha voluto Matteo Renzi. Per Benevento come per ogni altra provincia italiana.

Cinzia Mastantuono è un’imprenditrice impegnata nel campo delle tecnologie ecocompatibili e della torrefazione artigianale. “Ma faccio politica da quando ero ancora una bambina, mio nonno Nicola è stato tra i protagonisti dell’esperienza liberale a Benevento”. Nel 2010, da esponente della società civile, alla prima esperienza, raccolse circa 700 preferenze alle elezioni regionali, candidata per Stefano Caldoro nel listone che raggruppava Mpa-Nuovo Psi e Pri. “Un risultato sorprendente visto che ero una new entry e che partivo dall’esclusivo sostegno della mia famiglia. E grazie ai miei voti Caldoro riuscì a vincere anche nel Sannio”. Più recente, risale al 2016, la candidatura con “Lealtà per Benevento” alle amministrative del capoluogo. “Eravamo consapevoli delle difficoltà, anche considerata l’ascesa del M5S. Eppure dico che non fu Mastella a vincere ma il Pd a regalargli il successo, con una campagna elettorale scellerata”.

Pasquale Orlando, invece, è personalità nota nel mondo del sociale. Tra i massimi dirigenti regionali e nazionali delle Acli, nel suo curriculum c’è pure una importante parentesi vissuta a Castellamare di Stabia da assessore alle politiche sociale. Ma è anche uno dei promotori di “Civico 22”, laboratorio civico in procinto di trasformarsi in soggettività politica. L’incarico da dirigente di “Italia Viva”, dunque, potrebbe configurare una sorta di compatibilità tra i due ruoli. “In verità non lo credo” – spiega il diretto interessato. “Civico 22 è un laboratorio civico, non un partito. Un laboratorio che vuole contribuire al rilancio della città, puntando sulla connessione tra conoscenze e competenze. In ogni caso, discuteremo serenamente della situazione. Non vedo però problemi, non sono poi l’unico, in quella che voi definite ‘cabina di regia’, a ricoprire incarichi politici”. Il riferimento, ovviamente, è a Pasquale Basile, referente di DeMa.

Tornando al suo ruolo di coordinatore di ‘Italia Viva’, Orlando è pronto a rimboccarsi le maniche: “Non c’è un minuto da perdere perché il lavoro da fare è enorme. Già nelle prossime ore mi incontrerò con Cinzia per gettare le basi utili a radicare sul territorio. Bisogna organizzare i tanti comitati sorti in provincia in questi mesi, anche in forma spontanea. E poi è vicino l’appuntamento delle elezioni regionali dove evidentemente esprimeremo delle candidature”. E il voto anticipato a Benevento? “Per ora nulla è definito, come sapete. Le amministrative sono una possibilità ma non ancora una certezza. Già da ora, comunque, ragioneremo dell’opportunità di presentare una nostra lista”. Al fianco del Pd e del centrosinistra? “Beh, non veniamo dalla luna. Noi siamo nati come alternativi alle destre e al populismo. E’ in discussione il merito, e quindi le idee e i programmi, non il campo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è Cinzia Mastantuono. “Se ci saranno le Comunali ci faremo trovare pronti. Ma ogni decisione spetterà al gruppo. La priorità, oggi, è lavorare. Matteo Renzi, nell’assemblea di Cinecittà, è stato chiaro: ci attendono mesi di duro lavoro. Con la schiena dritta, siamo pronti a traghettare sul territorio la nostra agenda nazionale. Le nostro sono proposte chiare, sulla giustizia come sull’economia”. E l’entusiasmo, a quanto pare, non manca: “Eravamo a Roma ma sembrava di essere ancora alla Leopolda. Matteo ci ha detto di non pensare ai sondaggi e che supereremo la doppia cifra”.

Quanto alle regionali, la data da segnare in rosso sul calendario è il 21 marzo: “Quel giorno Renzi sarà in Campania anche se non sappiamo ancora in quale città. Sarà lui, per le regionali, a dettare la linea. Per quanto mi riguarda poso dire che sono già in costante contatto con i dirigenti campani, a partire dalla senatrice Graziella Pagano. E’ lei il mio faro”.