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Benevento – Una vera e propria chiacchierata più che un’intervista. Oliver Kragl è stato protagonista su instagram questo pomeriggio, in una diretta con Nico Conte. L’esterno del Benevento si è lasciato letteralmente andare, confidando che “la quarantena va bene, anche se inizia a diventare noiosa. Stavamo facendo un grandissimo campionato, purtroppo adesso dobbiamo aspettare. Non possiamo fare altro che stare a casa“.

E’ il tempo dell’attesa, sperando di tornare presto in campo per proseguire una cavalcata trionfale che riporterà Kragl e il Benevento nel massimo campionato. “Quando è arrivata la richiesta dalla serie A da parte del Frosinone non ci ho pensato due volte, non vedevo l’ora di potermi confrontare con squadre come la Juventus, il Milan e il Napoli“, ha ricordato il tedesco, “adesso sto bene al Benevento, andiamo in A e spero di rimanere. A casa non vedo molto calcio, già ce n’è troppo nella mia vita e quando posso voglio rilassarmi“.

Sarà forse anche ‘colpa’ di Inzaghi che sul rettangolo verde chiede tanto ai suoi giocatori. “E’ bravo, si vede come gioca la squadra e come prepara le partite. Abbiamo sfondato in serie B, abbiamo fatto più punti della Juventus di Nedved. Il merito non è solo dei giocatori ma anche del mister, ci alleniamo bene e siamo sempre carichi. Non è semplice mantenere costantemente la giusta tensione“.

I segreti della Strega, però, sono tanti. “Vigorito è uno da top ten dei presidenti. Fa il suo lavoro, è serio, e quando viene al campo scherza con noi. Non ci sono parole per descriverlo“, ha proseguito il mancino giallorosso, “con Del Pinto mi trovo bene, è un bravo ragazzo. Nello spogliatoio siamo seduti vicino. Ho però un nuovo idolo, si chiama Christian Maggio. A 37 anni gioca splendidamente, è veramente un superbike. Spero di arrivare anche io a quell’età in quelle condizioni, la differenza la fa la testa e lui è un professionista“.

Maggio, capitano di un gruppo che ha saputo legare anche fuori dal campo: “Sto bene con Sau, anche lui è stato a Foggia come me. Ho legato anche con Schiattarella ma è l’intero gruppo ad essersi compattato. I più forti? Potrei dire Viola, ma dipende dalle posizioni. Dovrei nominare lo stesso Schiattarella, Sau, Caldirola che è un mostro o Montipò che è un giovane bravissimo. Tutta la squadra è forte, non c’è qualcuno che non meriti di far parte di questo bel gruppo“.

Gruppo che freme, consapevole di avere ormai l’obiettivo a portata di mano. “Dobbiamo andare in A perchè lo abbiamo meritato, lasciarci in B sarebbe una follia, verrebbe da lasciare il calcio“, ha concluso Kragl, “con questa squadra abbiamo scritto la storia e abbiamo altre dieci partite da vincere“.