- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Difficoltà che si sommano ad altre difficoltà. L’avventura in Italia di Krzysztof Kubica non è certamente iniziata nel migliore dei modi. Agli ostacoli preventivabili, come il cambio di Paese e di abitudini e il doversi adattare a un campionato nuovo, se ne sono aggiunti altri imprevisti.

L’avvio di stagione del Benevento non è stato certo memorabile, tanto da portare la società giallorossa a optare per il cambio in panchina. Via Fabio Caserta e dentro Fabio Cannavaro, l’opportunità di lavorare con un campione del mondo e pallone d’oro ma anche l’obbligo di ripartire da zero. Una missione condizionata da un infortunio che costringerà il 22enne centrocampista a fermarsi per un mesetto abbondante.

Una frattura del quarto metatarso del piede destro rappresenta un incidente di percorso sulla tabella di inserimento di Kubica, sul quale il Benevento e il direttore sportivo Pasquale Foggia hanno fatto un investimento importante per strapparlo alla concorrenza anticipandone l’arrivo in Italia.

La Dea Bendata sembrerebbe dunque aver voltato le spalle al gigante di Żywiec, ammirato fino ad ora solo in due spezzoni di partita: a Venezia e Brescia, entrando dalla panchina e collezionando appena ventuno minuti in giallorosso.

Bisognerà attendere almeno novembre, presumibilmente dopo la seconda sosta stagionale, per ammirarne le qualità in campo. A quel punto, però, bisognerà fare i conti anche con la concorrenza, con Cannavaro che si augura di avere sia Schiattarella che Viviani a pieno regime.

Ci penserà a tempo debito Kubica che, nel frattempo, potrà concentrarsi sull’apprendimento della lingua e sulla continua scoperto di un Paese nuovo rispetto alla sua Polonia. Quando la sorte non ti arride, è sempre meglio fare di necessità virtù.