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Benevento – “In questi giorni le condizioni atmosferiche e climatiche ed il carico di interventi stanno mettendo a dura prova il dispositivo di soccorso urgente della provincia di Benevento e di tutta la Regione Campania”. E’ l’ennesimo sfogo del segretario provinciale del CoNaPo vigili del fuoco Benevento, Livio Cavuoto. “Oggi – denuncia Cavuoto – mancano a livello nazionale circa 3.500 vigili rispetto all’organico previsto (il 12%);  a Benevento 25 e il fatto ancor più grave è che l’età media dei pompieri supera i 50 anni. I nostri dirigenti locali sono stati in parte esautorati del loro potere e sono il capro espiatorio finale di decisioni prese altrove. Se è vero che, a volte, le squadre non riescono nemmeno a consumare il pasto, che non esiste la possibilità di avvicendamenti, che i roghi di natura imprecisata sono all’ordine del giorno, che il tutto si basa sulla forza fisica e di volontà di coloro che quotidianamente svolgono mansioni operative, se è vero tutto questo allora stiamo rasentando il baratro”.

“Si è giunti ad essere costretti – continua il segretario Conapo – ad inviare, per il soccorso, distaccamenti lontani decine di chilometri dal luogo dell’evento che, una volta giunti sul posto, poco o nulla possono fare, se non subire le rimostranze dei richiedenti. Si è riusciti negli ultimi tempi a normare/codificare/pianificare/ quasi ogni aspetto della vita del personale operativo; si è giunti al limite di calcolare i minuti per l’erogazione degli straordinari, ma non si è pensato allo stress degli operatori legato agli interventi in relazione allo stress psico/fisico degli operatori”.

Secondo Cavuoto non si può neppure pensare all’avvicendamento perché “non ci sono le unità sufficienti in organico”. “Considerata la mole di lavoro – conclude – il rischio per la salute è elevatissimo”.