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Benevento – L’Università del Sannio diventa protagonista, suo malgrado, del manifesto a firma Noirestiamo.org e riportata dal quotidiano d’informazione comunista Contropiano.org, in relazione alla mobilitazione nazionale “Riprendiamoci la Scuola” contro la volontà del governo gialloverde di abolire il valore legale del titolo di studio.

Mobilitazione convocata per il 30 novembre davanti al sede del MIUR di Roma. “Una proposta – scrivono da Noirestiamo –  a cui bisogna opporsi fermamente perché andrebbe a rinforzare e consolidare un sistema basato sulla concorrenza tra atenei di serie A e di serie B a livello internazionale e nazionale, perché andrebbe ad alimentare il divario tra poli d’eccellenza e università-parcheggio, tra studenti che possono permettersi di spostarsi o di pagare rette altissime per studiare dove avranno più speranze di trovare un lavoro, e studenti che non possono”.

Nel manifesto diffuso dagli organizzatori della mobilitazione, in cui si rimarca la necessità di battagliare contro l’università-azienda e l’università di élite, contro l’alternanza scuola-lavoro, contro precarietà e sfruttamento, si mettono in relazione due laureati: il primo è Lapo Elkann proveniente dalla European Business School di Londra, il secondo è un fantomatico Antonio Esposito dell’Università degli Studi del Sannio, ritratto in sella a una bici mentre consegna pacchi della Deliveroo.

Il manifesto suggerisce che tale riforma porterebbe all’accentuazione della concorrenza tra atenei di serie A e di serie B a livello internazionale e nazionale, andando ad alimentare il divario tra poli d’eccellenza e università-parcheggio, tra studenti che possono permettersi di spostarsi o di pagare rette altissime per studiare dove avranno più speranze di trovare un lavoro, e studenti che non possono. La deduzione è presto fatta, chi si laurea all’Università del Sannio è un laureato di serie B che viene da un ateneo parcheggio e che Antonio Esposito non potrà avere successo. Un’immagine che alimenta stereotipi e che mal si concilia con le eccellenze formate nel Sannio, soprattutto nel campo dell’Ingegneria Informatica, delle Telecomunicazioni, delle Biotecnologie. 

I problemi che attanagliano l’università italiana sono diversi, a cominciare da quello sannita che malgrado riesca a istruire professionalità d’avanguardia, vede i frutti del suo lavoro, i cervelli meglio formati, fuggire verso regioni e nazioni meglio organizzate e più ricche di opportunità lavorative. 

Sottolineare e ridurre le diseguaglianze, denunciare un sistema basato su elitarizzazione, aziendalizzazione e privatizzazione resta, negli intenti degli organizzatori della mobilitazione, obiettivo primario. Peccato per l’immagine che chiama a raccolta gli studenti si basi su cliché che i tanti Antonio Esposito del Sannio non avranno per nulla gradito.