- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Benevento – “Siamo i lavoratori più palleggiati della storia. Da un’amministrazione a un’altra, dalle aziende fallite passando per le agenzie per il lavoro, 53 numeri e non persone. Adesso basta. Pretendiamo un tavolo istituzionale con alcuni nostri rappresentanti, il Sindaco Clemente Mastella, l’Assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, i nuovi vertici dell’Asia, il centro per l’impiego e le agenzie per il lavoro”.

Questo l’ultimatum dei lavoratori definiti “Ex-Russo” lanciato ai microfoni di Anteprima24.

La loro storia sta diventando ormai paradossale. Uomini e donne prima illusi dalla politica, dalla vecchia e nuova amministrazione comunale e poi dimenticati perché, probabilmente, troppo ‘fastidiosi’ o come ci raccontano: ‘troppo pochi per portare voti’.

Ci hanno usato per anni come tappabuchi all’ASIA e ora che non abbiamo un lavoro e stanno per finire gli ammortizzatori sociali nessuno riesce a trovare una soluzione”.

Eppure gli stessi lavoratori hanno provato e continuano a cercare di proporre soluzioni segnalando agli enti locali i progetti regionali che potrebbero dare un po’ d’ossigeno alla loro situazione:

E’ da tempo che abbiamo proposto al Comune di comunicare alle aziende private che essendo iscritti al progetto regionale “Ricollocami” potrebbero assumerci con forti sgravi fiscali ma nessuno ha fatto nulla. Solo promesse. L’ultimo, in ordine di tempo, a prometterci un’imminente soluzione, è stato il nuovo vicesindaco Ambrosone. All’Asia che ci ha buttato via dopo averci sfruttato, avevamo anche proposto di essere assunti a 800 euro al mese eliminando ogni contenzioso ma no, loro hanno preferito gli interinali che vengono retribuiti più degli effettivi; è assurdo”.

Ma anche dall’attuale opposizione, denunciano gli ex- Russo, tante promesse e nessun fatto: “Ultimamente qualcuno dell’opposizione ha avuto il coraggio di scrivere che ci potevano assumere alla Nestlé. Noi abbiamo parlato con il responsabile dell’ufficio del personale dell’azienda, Gianluigi Toia, che non sapeva nemmeno dell’esistenza del Ricollocami. La Nestlé, ma soprattutto la politica, non ci vuole far lavorare. Non siamo appetibili politicamente, non serviamo più”.

Una risposta, però, la diede il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: “Mastella ci vide a protestare davanti Palazzo Mosti e ci disse: ‘Voi con Asia e Comune non lavorerete più perché avete un contenzioso e ci avete fatto causa’.  

Beh – sottolineano gli Ex Russo – crediamo che rientri nei nostri diritti denunciare il fatto che un’azienda municipalizzata ci ha retribuito per 365 giorni con i voucher, a 9 euro al giorno, 7 giorni su 7, festivi, notti, con l’emergenza neve e con l’alluvione, per poi mandarci a casa senza una spiegazione, anzi, assumendo 80 lavoratori interinali. Dove li prendono tutti questi soldi per pagare gli interinali se il Comune è in dissesto?”. “Senza dimenticare – insistono – che per 40 giorni abbiamo lavorato in nero”.

Proprio così. Gli ex – Russo lavorarono in nero sia durante l’amministrazione Pepe che in quella Mastella: “A scaglioni continuammo a lavorare in nero perché all’Asia non si erano accorti della fine della mobilità in deroga sia nella prima che nella seconda metà del 2016. Poi non abbiamo mai compreso perché mentre lavoravamo con l’Asia, sempre pagati con i voucher, il direttore Romito ci fece iscrivere al progetto Ricollocami con un’Agenzia per il Lavoro e non con il Centro per l’Impiego. Inoltre dalla Regione ci dissero che l’ASIA per poter assumere tramite il Ricollocami doveva integrare una documento ma poi l’azienda venne esclusa perché municipalizzata e dunque pubblica. Qui la nostra domanda sorge spontanea: Come mai l’Asia era privata per Garanzia Giovani e pubblica per il Ricollocami? Nessuno ci ha mai risposto”.

Le domande senza risposta degl’ex Russo ad amministratori sono davvero tante: “Abbiamo chiesto al Comune di istituire una commissione d’inchiesta sull’ASIA e sapete cosa ci ha risposto il Presidente del Consiglio Comunale De Minico: ‘Voi non siete nessuno per chiedere una commissione d’inchiesta’”.

“Ben 11 consiglieri comunali avevano firmato un documento in cui si impegnavano a portare in Consiglio la nostra questione e quella dell’ASIA all’attenzione di tutti. Noi vogliamo sapere se il Comune è a conoscenza del numero preciso di assunzioni dei lavoratori interinali tramite agenzie per il lavoro dal luglio 2016 fino ad oggi e il loro costo complessivo; con quale criterio vengono selezionati dall’agenzia gli operai in forza lavoro all’Asia; come sono avvenuti i passaggi degli operai della ditta Minichino, che si occupava di verde pubblico, all’azienda di spazzamento; quanto costano i consulenti aziendali; come vengono acquistati i pezzi di ricambio; come viene pagato e concesso il lavoro straordinario; se ci sono false prescrizioni per favorire qualche dipendente”.

L’appello dei lavoratori è emblematico: “Anche i sindacati ci hanno abbandonato. Possiamo essere utilizzati da tante aziende non solo dall’Asia, ma ora vogliamo un incontro, un tavolo istituzionale con Mastella e l’Assessore Regionale Sonia Palmeri che abbiamo già sentito ed è disponibile ad incontrare gli enti locali per suggerire soluzioni adeguate per tutti noi. Siamo stanchi, non ci fidiamo più di nessuno.”

“I contenziosi – concludono gli Ex Russo – non possono essere un pretesto per escluderci da tutti le opportunità lavorative. Noi possiamo essere una soluzione per ammortizzare le spese della città in dissesto avendo gli sgravi fiscali”.

I lavoratori promettono che continueranno a lottare affinché possa finalmente costituirsi questo tavolo istituzionale. “Basta promesse da campagna elettorale. Il palleggio è finito. Vogliamo assolutamente questo incontro o almeno delle risposte, delle motivazioni sul perché per il Comune di Benevento, le agenzie per il lavoro, l’Asia e i sindacati, noi non esistiamo più”.