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Benevento –  Via libera dalla Regione Campania al finanziamento per le misure di politica attiva al lavoro: attività di pubblica utilità. Sono 38 gli enti campani che beneficeranno della misura attraverso progetti di cura del patrimonio, promozione e sicurezza del territorio  aggiornamento banche dati, recupero archivi e solidarietà sociale.

I destinatari sono ex percettori di ammortizzatori dal 2014, attualmente senza reddito. Percepiranno un’ indennità di 580 euro/mese per un impegno di 20 ore settimanali per 6 mesi. I requisiti fondamentali per poter accedere a tale misura poggiavano sull’obbligo di essere residenti o domiciliati in Regione Campania, essere ex percettori di indennità di sostegno al reddito nel periodo che andava dal 2014 al 2017 ed essere attualmente disoccupati ma comunque iscritti al Centro per l’Impiego.

Dei 38 comuni finanziati, 5 sono in provincia di Benevento. Oltre al capoluogo sannita, a cui verranno destinati 181.294,50 euro per 50 lavoratori rientranti nel progetto APU, ci sono Arpaise, Bucciano, San Lorenzello e San Bartolomeo in Galdo.

Nel dettaglio, ad Arpaise sono stati destinati 18.526,20 euro per il progetto “Strade sicure e verde pubblico” che coinvolge 5 lavoratori. A Bucciano sono 4 i lavoratori coinvolti nel progetto “Social Service” finanziato con 19.923,36 euro; a San Lorenzello solo 3.680.84 per un lavoratore da destinare ad attività di pubblica utilità. Infine sono 15 i lavoratori destinatari della misura regionale nell’ambito del progetto “Cittadinanza Attiva”,  con un finanziamento di 59.112,60 euro, presentato dal Comune di San Bartolomeo in Galdo. 

Per quanto riguarda Benevento, furono ben 200 le domande di partecipazione giunte negli uffici del Comune. L’ex Assessore alle Politiche sociali, Patrizia Maio, qualche mese fa riferì ad Anteprima 24 che i 50 lavoratori selezionati sarebbero stati destinati con molta probabilità al servizio di raccolta dei rifiuti. Dinamica che andrà probabilmente a scontrarsi con le questioni relative ai lavoratori Ex Russo e agli interinali dell’Asia che da tempo si sono scagliati contro il bando dell’azienda che esclude chi ha già prestato servizio nella società partecipata del Comune per più di 24 mesi.