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Benevento -“Lectio Magistralis” nel pomeriggio di oggi presso l’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera “San Pio”, nel Presidio “G. Rummo” di Benevento, per Franco Di Mare, popolare giornalista e scrittore partenopeo, Vice Direttore di RAI 1.

La Lectio dal titolo “Sarò Franco… ti parlo col Cuore” è stata promossa dal Direttore Generale Mario Ferrante e dal Direttore Sanitario dell’Azienda Giovanni Di Santo, e coordinata dal Direttore dell’Unità di Cardiologia Interventistica Marino Scherillo e da Paolo Silvestri della stessa UOC Cardiologia Interventistica nell’ambito della celebrazione della Giornata Mondiale del Cuore che ricorre il 29 settembre e che, per il Sannio, ha previsto una serie di appuntamenti anche sul territorio.
I dati posti a disposizione dagli esperti dicono della grande frequenza con cui in tutta la Campania si susseguono gli episodi di infarto acuto del Miocardio: ben 12.000 pazienti ogni anno vengono colpiti da questa patologia, ma molti, purtroppo, non hanno neppure accesso ad un tentativo di cura perché perdono la vita quasi istantaneamente. Il Sannio con il Reparto di Cardiologia del “Rummo” può vantare un servizio di assoluta eccellenza rispetto a tale grave malanno anche perché è attivo 24 ore su 24 il servizio di angioplastica coronarica, un intervento che riesce a recuperare vite umane, se applicato nel giro di un’ora e mezza rispetto all’insorgere della crisi.

Per questo però è necessaria anche la collaborazione del 118 e, com’è stato rilevato, anche in questo campo il servizio di pronto soccorso nel Sannio con le ambulanze, coordinato da Ciriaco Pedicini, svolge una attività straordinaria per prontezza ed efficacia.
Proprio su questi temi si è a lungo soffermata la Lectio di Di Mare, il quale ha voluto in particolare richiamare l’attenzione sulla necessità di recuperare un rapporto di fiducia e di dialogo tra medico e paziente, rapporto logoratosi negli ultimi anni per una serie di ragioni legate anche alle carenze del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche a fattori esterni, quali ad esempio il troppo credito che internet ha acquistato tra gli sprovveduti pazienti che spesso si fidano di diagnosi auto-condotte sulla scorta di informazioni parziali se non false rintracciate nella rete.

Il recupero della fiducia antica che legava medico al paziente è secondo Di Mare una vera e propria priorità.