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“Ci sorprende  che Mastella e il suo partitino si avventurino ancora sul terreno scivoloso della coerenza. Comprendiamo la nostalgia di chi, cambiando alleanze e simboli più volte, prova oggi a impartire lezioni di linearità politica. Forse sarebbe il caso di ricordare che Luigi Barone non ha mai tradito nessun mandato elettorale non avendo mai ricoperto cariche pubbliche elettive. 

Mastella è invece riconosciuto unanimemente come il campione assoluto dell’incoerenza e del ribaltonismo in Italia. In cinquant’anni di carriera politica ha attraversato tutte le coalizioni e tutte le convenienze, portando voti da una parte all’altra con la stessa disinvoltura con cui cambia toni e giudizi su ex alleati ed ex nemici. Ha tradito gli elettori più volte, ha tradito i suoi stessi alleati e oggi pretende pure di dare lezioni di coerenza politica.
E poi, cosa ancora più paradossale, Mastella parla di “populismi di destra” dopo aver stretto accordi con il Movimento 5 Stelle, il partito che più di ogni altro ha incarnato il populismo e l’anticasta in Italia. Si è alleato con gli stessi che per anni lo hanno additato come simbolo della casta, lo hanno attaccato per il vitalizio e insultato pubblicamente nei Vaffa Day di Grillo. Per una poltrona (e un lauto stipendio) al figlio scende a patti con Fico, un grillino della prima ora. E oggi, con un coraggio che rasenta l’amnesia, pretende di ergersi a giudice della coerenza altrui.

Ma il vero problema non è solo politico: è morale. Mastella rappresenta il clientelismo più antico e radicato, quello che usa la politica come strumento di potere personale e non come servizio alla comunità. È l’emblema di un sistema che ha trasformato la rappresentanza in gestione privata del consenso: non ritenendo nessuno dei suoi collaboratori degno di essere candidato ed è stato “costretto” per l’ennesima volta a candidare un componente del suo nucleo familiare. 

Per questo invitiamo gli amministratori e i sindaci a non lasciarsi incantare da promesse dell’ultima ora. Invitiamo le autorità competenti a restare in allerta rispetto a quanto sta accadendo sul territorio, a vigilare con attenzione e a garantire la massima correttezza in questa campagna elettorale. E a Mastella diciamo: eviti l’accattonaggio politico in piena campagna elettorale. Perché, diversamente, saremo costretti a dire e a fare molto di più”, così in una nota il Coordinamento provinciale della Lega.