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Una sconfitta che brucia. Il Benevento Le Streghe credeva nell’impresa e credeva soprattutto nella serie B. Il ko contro il Sant’Egidio obbliga invece la compagine giallorossa a muovere un passo indietro. «Quando non tiri in porta ma passi solo il pallone al portiere avversario è impensabile vincere», mister Lepore offre la sua chiave di lettura al termine della sfida del “Mellusi”, «abbiamo prodotto una grande mole di gioco, senza però calciare in porta. Il Sant’Egidio ha messo in mostra la sua ottima organizzazione difensiva e ha potuto contare sul talento di Olivieri. Ci hanno fatto due tiri in porta e abbiamo preso due gol. Questo non giustifica la nostra prestazione che non è stata certamente delle migliori, purtroppo sono venuti meno i nostri punti cardine».

Un ruolo determinante l’ha avuto la tensione: «Il primo tempo lo abbiamo regalato, non abbiamo giocato come sappiamo e nell’intervallo l’ho detto alle ragazze. La partita la vince chi tira in porta e noi non l’abbiamo fatto. Ci è mancato poi quel pizzico di esperienza e qualche elemento è venuto meno, si spiega così una prestazione incolore».

La stagione però non è ancora finita. Mercoledì ci sarà la finale di Coppa Campania e per le beneventane si tratterà dell’occasione per riscattarsi immediatamente. «Una sconfitta come questa può lasciare il segno, ma francamente anche se avremmo vinto non conoscevo le reali possibilità della società di disputare la serie B. Se dovesse andarci è meglio che abbia vinto il Sant’Egidio».

In dubbio, allora, finisce il futuro delle Streghe. Le aspettative societarie potrebbero pesare e fare la differenza. Serviranno stimoli nuovi dopo le rinunce passate e una serie B vista sempre come una lontana e irraggiungibile chimera all’ombra della dormiente. «Aspetto la società, servirà organizzazione e servirà conoscere le prospettive future», conclude Lepore, «sarebbe un peccato disperdere un gruppo che ha ampi margini di miglioramento. La disponibilità da parte mia c’è ma bisognerà valutare bene il da farsi. Certo se qualche ragazza avesse l’opportunità di andare in serie B sarebbe giusto lasciarla partire».