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Benevento – Un musical che è più di un musical. School of Rock –  in programma questa sera alle ore 20 al teatro Massimo – a leggere le parole di Apollonia Botticella, mamma di una delle bambine che ne prenderanno parte. Un progetto dall’imponente valenza sociale, che ha unito persone e fatto nascere legami ora indissolubili. Di seguito la lettera che non ha bisogno di ulteriori premesse scritta proprio dalla mamma beneventana. 

Di saggi, in questo periodo, ne è piena la città, ma il Musical “School of Rock” per noi genitori del Comitato “insieme per…” è un’altra cosa. In questa città, dove tante cose non funzionano, c’è una realtà a molti sconosciuta: il Centro Polivalente dell’Accademia Santa Sofia, dove persone straordinarie hanno deciso di prestarsi al volontariato; con il teatro, la musica, la danza, si lavora per tirare fuori il meglio dei ragazzi che stasera si esibiranno al Teatro Massimo.

Marcella Parziale, Carla Gentile, Pier Paolo Palma, e tutti i ragazzi, involontariamente, non si sono resi conto di quello che questo progetto è stato capace di creare. Non smetteremo mai di dire “grazie” a chi ha permesso che un giorno le strade di Giada e Francesca si incrociassero, facendo nascere una profonda amicizia; due ragazzine insieme fondevano la loro forza in una sola.

In questo progetto hanno trovato accoglienza, integrazione, inclusione, parole da noi tanto ricercate e che, in modo naturale, sono emerse in questi mesi; abbiamo ammirato le nostre figlie gioire ed essere puntuali per le prove, l’una era gli occhi dell’altra e l’altra era il bastone stabile. Noi genitori non ci siamo chiesti chi aiutava a vestire le nostre figlie, chi dentro raccontava ciò che accadeva, i ragazzi del centro polifunzionale hanno accolto con amore, provvedendo a tutto.

Questo per noi è realtà d’amore. Filippo Coduti genitore del Comitato, con occhi lucidi, testimone di quanto la vita ti possa cambiare improvvisamente, afferma che gli incontri, gli affetti, il confronto sono necessari per superare momenti difficili. Francesca colpita da un aneurisma gigante (terzo caso al mondo ) ricomincia a vivere dopo quasi 5 anni di ricoveri in vari ospedali d’italia, in questi mesi coinvolta nel Musical School of Rock ha dimostrato che oggi è una persona diversa da quella che sarebbe stata senza questo suo trascorso, ma è sicuramente una persona migliore, da prendere d’esempio per i tanti ragazzi della sua età. Nulla è impossibile per ricominciare e per raggiungere obiettivi importanti come affrontare la vita con delle limitazioni. Giada e Francesca e tanti altri ragazzini del comitato stanno dimostrando che la vita va vissuta in tutte le sue sfumature anche quando non ci sono più i colori”.