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Un desiderio comune: cambiare maglia. Seppur per motivi diversi. Federico Barba riteneva concluso il suo ciclo al Benevento, complice anche un contratto in scadenza la prossima estate. Maxime Leverbe, invece, aveva salutato Pisa per rincorrere il sogno, poi svanito, di giocare nel massimo campionato italiano.

Non è un caso, allora, che la scorsa estate si siano consumati due addii differenti. La qualità del mancino romano non è mai stata messa in discussione a Benevento, ma il lieto fine è stato cancellato con il più classico dei colpi di spugna. Tra sussurri di mercato e voci che si rincorrevano, i tifosi giallorossi presero una posizione netta esponendo allo stadio un eloquente striscione: “Piccolo uomo senza dignità, Barba sparisci dalla nostra città”.

I titoli di coda su un rapporto iniziato nel gennaio 2020, regalo anticipato per la squadra dei record di Filippo Inzaghi che viaggiava spedita verso la promozione in serie A. Pasquale Foggia lo strappò al Real Valladolid, per poi cederlo a un passo dal gong nell’ultima sessione estiva di mercato proprio al Pisa. Un capitolo chiuso dopo 79 presenze e quattro reti.

Parole al miele hanno invece accompagnato la separazione tra Leverbe e i toscani. “In un modo o un altro so che ci rivedremo. Vi ringrazio tutti dal primo all’ultimo per il vostro amore e sarò il vostro primo tifoso quest’anno”, fu il messaggio del francese, prima di essere nuovamente sedotto e abbandonato dalla Sampdoria.

Il sogno infranto di giocare in serie A avrà pesato come un macigno sulle ambizioni del classe 1997 originario di Villepinte. Non sono un caso le difficoltà incontrate a Benevento, dove era approdato con l’etichettata di miglior difensore del precedente campionato di B, archiviato con 41 presenze (play off compresi). Fino ad ora la sua stagione è stata un giro sulle montagne russe, un sali e scendi di prestazioni che lo hanno portato, complice qualche acciacco fisico, a collezionare appena 15 apparizioni in giallorosso.

Un cammino opposto a quello di Barba, punto fermo della retroguardia pisana e novello tiktoker. Sempre titolare nelle 25 gare disputate in stagione, saltando però il match del “Ciro Vigorito”. Solo panchina per il classe 1993 nello zero a zero dell’andata, rinviando il confronto da ex a sabato prossimo all’Arena Garibaldi. Quel giorno, invece, Leverbe era in campo contro il suo recente passato, ma tra due giorni dovrà vincere l’emozione di tornare nello stadio che lo ha visto protagonista in nerazzurro.

Con Roberto Stellone, il francese sembra essere tornato ai suoi standard. L’assenza di Glik ha portato il tecnico del Benevento ad affidargli le chiavi della difesa a tre, perno centrale della retroguardia sannita. Il dilemma, semmai, si porrà quando il polacco tornerà a disposizione, ma per il momento Leverbe è una delle certezze su cui Stellone sta provando a erigere la salvezza della Strega. Sarà così anche in Toscana, dove andrà in scena la sfida nella sfida tra i perni difensivi di Benevento e Pisa. Uniti dalla volontà di cambiare aria e finiti con lo scambiarsi semplicemente la maglia.