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Arriva l’appello dal Coordinamento di Libera Benevento, che torna a sollevare con forza il tema della sicurezza e della prevenzione sul fronte della criminalità. Di seguito il comunicato: “La sicurezza dei cittadini rappresenta un elemento essenziale per la pacifica convivenza di una comunità. Per chi ne ha la responsabilità amministrativa sono lecite le preoccupazioni e le dovute iniziative da mettere in campo. Ma la sicurezza è un tema ampio, senza veli ed ipocrisie. Anche una bomba carta dinanzi ad una attività commerciale rientra nella sicurezza di un quartiere, così come l’incendio della saracinesca di una pizzeria o il rinvenimento di una tanica di benzina dinanzi ad un esercizio commerciale, o proiettili inesplosi. Per non parlare della ciclicità degli incendi di auto. Ma rispetto a tutto ciò non abbiamo mai riscontrato una imminente reazione e salvo essere smentiti, non è mai stata avanzata una specifica convocazione urgente di un tavolo per la pubblica sicurezza per l’acutizzarsi di tali fenomeni. Si preferiscono le “battaglie facili”, senza compromettersi e di immediato impatto mediatico, (seppure importanti e complesse) evitando sempre con scaltrezza di toccare equilibri delicati con il possibile coinvolgimento della criminalità organizzata. Non abbiamo mai creduto all’ipotesi della bravata.
Rispetto ai continui attacchi alla libertà delle attività commerciali si eclissa sempre. La politica ha difficoltà nell’affrontare tali tematiche e schierarsi apertamente. Non ci sottraiamo nell’esprimere un nostro pensiero rispetto a quanto accaduto l’altra sera a Piazza Roma. Certo che siamo preoccupati rispetto a quanto accaduto e fa male ancor di più quando sono giovani e coetanei. Questo ci spinge ad affermare con convinzione che la sicurezza è innanzi tutto un lavoro preventivo ed educativo e non solo di reazione ad eventi che, seppure nella loro gravità, se non affrontati alla radice saranno inevitabilmente recidivi. Non ci piace l’idea di una città dai fogli di via, ma ci piace immaginare un Sannio che si caratterizzi per i biglietti di benvenuto. Una capitale della cultura dell’accoglienza, della tolleranza e soprattutto dell’integrazione. È l’integrazione il tema da porre nel dibattito pubblico e sociale. La violenza non si distingue per il colore della pelle, ma per i disagi che la generano. Facciamo tutti la nostra parte, nessuno escluso. Come spesso dichiarato, il nostro è un territorio che possiamo ancora difendere, ma occorre maggiore coralità di vedute, non essere “distratti” ed anestetizzati. Auspichiamo che presto possa esserci un tavolo Prefettizio dedicato anche alle possibili vittime di racket, di usura ed ogni tipo di estorsione. Si percepisce troppa spavalderia da parte di chi incute paura e terrore, sentendosi indisturbati grazie ad una cecità di massa che rischia di “normalizzare” i fenomeni”.