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A 28 anni dalla sua tragica e ancora misteriosa scomparsa il fascino intramontabile di Lady Diana, gli echi del suo impegno, delle sue battaglie scomode, delle sue sfide sgradite all’establishment , dei suoi amori continuano a resistere a livello globale.

Una figura potente e fragile protagonista del libro di Annalisa AngeloneDiana Spencer Morte, mito e misteri” presentato nella suggestiva cornice dei giardini della Fagianella nell’ambito della rassegna culturale “Ritratto d’Autore- Quando i libri parlano”. 

Dopo i saluti del presidente del circolo, Biagio Prisco, che ha sottolineato ”l’occasione unica per addentrarsi nelle vicende intricate, ancora oggi avvolte nel mistero, della vita e della tragica scomparsa di Diana” l’autrice ha guidato il folto pubblico presente in un viaggio lucido e meticoloso basato su un’accurata disamina di centinaia di fonti, per svelare i retroscena e le omissioni che hanno caratterizzato l’ultima fase dell’esistenza di Lady D.  Il libro,  partendo da  una prospettiva alternativa e stimolante per il lettore, si concentra sulla sua ultima estate, un periodo in cui la principessa era al culmine della sua popolarità ma era anche considerata “scomoda” per la sua battaglia contro le mine antiuomo che “spaventava” i potenti del mondo, e la sua relazione con Dodi Fayed.  

Annalisa Angelone giornalista della Rai con una chiara esperienza  nel giornalismo investigativo partendo dal tragico schianto contro un pilone del Tunnel de l’Alma a Parigi la notte del 31 agosto 1977 analizza e mette a confronto due verità.

Due verità contrapposte ed inconciliabili tra di loro. Da un lato quella ufficiale, e forse più comoda, che attribuisce la colpa all’autista ubriaco; dall’altro quella alternativa che fa ipotizzare un intrigo internazionale. Entrambe restano oscure e misteriose ed infittiscono il giallo  al punto che dopo tanti anni il mistero sulla morte di Diana Spencer resta ancora fitto ed irrisolto, ha sottolineato nel suo intervento il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.

La presentazione ha riscosso un notevole interesse, ha concluso il giornalista Lorenzo Gambatesa coordinatore della Rassegna e componente del Cda della Fagianella,  perchè il libro di Annalisa Angelone non è una semplice biografia, ma una vera e propria inchiesta che accende  un faro sulle omissioni e sui punti oscuri di quella tragedia, suggerendo che la verità potrebbe essere più complessa  L’autrice non solo ricostruisce i fatti, ma mantiene viva la memoria di una donna che, con le sue azioni, ha segnato profondamente la storia contemporanea  dando voce alle domande che ancora circondano la fine della principessa del popolo”.