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Benevento – Presentato questa sera, presso il salone delle feste della Prefettura di Benevento, il volume su Benevento longobarda a cura di Marcello Rotili, edito dal Club per l’UNESCO di Benevento con il contributo dell’Università degli Studi del Sannio. Dopo i saluti della presidente del Club per l’Unesco, Paola Cecere; del sindaco Clemente Mastella e del ex Presidente della Provincia, Aniello Cimitile, sono intervenuti Marcello Rotili e Mario Iadanza.

Proprio Rotili, ai nostri microfoni, ha presentato il volume e illustrato a grandi linee le iniziative messe in campo in questi anni, auspicando un maggiore interesse della politica sull’argomento “Longobardi”:

“Il volume contiene due importanti saggi che sono risultati vincitori ex aequo del concorso bandito sul tema «I Longobardi» nel 2013 dal Club per l’Unesco di Benevento e dall’Università degli Studi del Sannio per sostenere la valorizzazione del sito seriale Unesco «I Longobardi in Italia, I luoghi del potere (568-774)» e in particolare la chiesa di Santa Sofia: «Due monasteri della Benevento longobarda: San Benedetto ad Xenodochium e Santa Sofia ad Ponticellum» di Errico Cuozzo e Laura Esposito e «806-856: una svolta autoritaria nel principato di Benevento» di Gustavo Adolfo Nobile Mattei. Io ho premesso un saggio che fa il bilancio sugli studi di Benevento Longobarda e sul Ducato in generale. Le iniziative sono state diverse soprattutto da parte della Provincia che, alcuni anni fa, attraverso Cimitile, volle fortemente un convegno che si celebrò nel 2014 e gli atti sono stati pubblicati. Inoltre- prosegue Rotili – nel novembre del 2017 si è tenuto per iniziativa dell’Università del Sannio e altri atenei campani un altro convegno di cui si sta curando la pubblicazione degli atti, in attesa di un nuovo incontro internazionale nel 2019”.

“Le iniziative ci sono state -conclude Rotilima forse le istituzioni politiche sono venute un po’ meno rispetto ai compiti che si erano assunti con la candidatura di Santa Sofia nel sito seriale Unesco. Successo ma che ha rappresentato un bel traguardo a cui non sempre hanno fatto seguito iniziative di livello”.

Uno dei due autori dei saggi inseriti all’interno del volume, Gustavo Adolfo Nobile Mattei, ci racconta la “storia” di questa pubblicazione “Raccoglie due testi diversi di cui quello scritto da me nasce con la tesi di laurea discussa nel settembre 2012 alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Sannio. Successivamente, dopo un anno, è stato bandito dal Club Unesco e dall’Università un concorso per un lavoro inedito sui Longobardi. Tra i vari lavori presentati il mio è risultato vincitore ex equo con quello del professor Cuozzo per cui è stata decisa la pubblicazione di un volume unico. Come tutte le cose belle, ci è voluto un po’ di tempo e adesso finalmente lo vediamo cartaceo”.

Sulle potenzialità del territorio in relazione al patrimonio longobardo, Mattei spiega: “Io ogni volta che mi relaziona con specialisti, anche giovanissimi, che seguono materie medieviste di vari settori, dalla storia del diritto all’archeologia, rimango sorpreso del fatto che tutti sono particolarmente estasiati da Benevento. Noi beneventani non abbiamo ancora ben chiaro quanto sia importante per gli specialisti Benevento Longobarda. Questo è un sentiero che bisogna battere non solo sul versante della valorizzazione culturale e turistica ma anche dal profilo specialistico e di qualità su cui bisogna investire. Penso all’allestimento di mostre e musei; abbiamo la bella eccezione del Museo Diocesano che tanto ha fatto e sta facendo ma credo che sia necessario investire ulteriormente su questo enorme patrimonio”.

NEL VIDEO L’INTERVISTA COMPLETA AL PROFESSORE MARCELLO ROTILI