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Il Movimento Cinque Stelle chiede l’attivazione di una commissione di Controllo e Garanzia a palazzo Mosti. A parlare, per la delegazione pentastellata al comune capoluogo, è Anna Maria Mollica. Che spiega:

“Una delle questioni sollevate da Mastella all’indomani della sua elezione a Sindaco fu quella di realizzare la riduzione dei Consiglieri nelle Commissioni per un risparmio economico dell’Ente.

Tutti sappiamo come è andata a finire: il Comune di Benevento vanta il doppio delle commissioni che si permette per esempio Grosseto e ne ha tante quanto Firenze, che ne dedica una specifica al controllo degli enti partecipati.

Ma la peculiarità beneventana, che sfugge alle altre amministrazioni, è che a Palazzo Mosti non è stata mai attivata una commissione di controllo e garanzia.

Tale commissione, oltre ad essere investita dell’analisi della efficienza, della programmazione, del controllo dell’organizzazione comunale e della rispondenza qualitativa dei servizi e delle attività svolte, è chiamata ad assicurare garanzia del concreto esercizio, da parte dei consiglieri, di competenze e prerogative riconosciute loro dallo Statuto e dai Regolamenti.

Deve interessarsi, inoltre, degli accessi agli atti, degli istituti di partecipazione, della decadenza dei consiglieri ed ha compiti in ordine ad attività di consorzi, aziende, enti pubblici e società cui partecipa a qualsiasi titolo il Comune stesso.

Quale momento migliore per attivare una commissione necessaria ad affiancare l’Ente, col suo parere, su argomenti sospesi di grande rilievo!

Forse un elemento che ha frenato fino ad oggi la nascita di questa commissione è la sua composizione: la presidenza va attribuita ad un consigliere appartenente ad uno dei gruppi consiliari di minoranza.

Le proposte che il MoVimento 5 Stelle porterà in commissione “Affari Istituzionali”, impegnata a proporre modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale di Benevento, riguarderanno, in particolare, l’attivazione della commissione “Controllo e Garanzia” e la previsione di un numero di commissioni consiliari permanenti non superiore a quello degli assessorati di riferimento, per le materie di competenza”.