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Se ci fosse un hashtag sarebbe #cambiamento. Si alza il sipario sulla campagna elettorale del M5S. A fare gli onori di casa sono Marianna Farese e Nicola Sguera, ad oggi i più importanti rappresentanti istituzionali nel Sannio del movimento di Grillo. L’auspicio della platea riunitasi a palazzo Paolo V è che la pattuglia possa presto arricchirsi di qualche presenza ancor più prestigiosa.

In corsa per un seggio parlamentare ci sono per il Senato Sabrina Ricciardi (plurinominale) e Danila De Lucia (maggioritario Benevento-Santa Maria Capua Vetere) e per la Camera Pasquale Maglione (plurinominale) e Angela Ianaro (maggioritario Benevento).

A loro il compito di scardinare collegi “pieni zeppi di impresentabili”. Il virgolettato è di Valeria Ciarambino, capogruppo grillino in Consiglio Regionale.

Esistono territori dove il feudalesimo politico ha attecchito più che altrove. Il vostro collegio fa segnare il record di impresentabili. Ma confido nell’orgoglio e nella volontà di riscatto dei beneventani” – l’affondo della pentastellata.

Il clima è già quello tipico da campagna elettorale, insomma. Pure Danila De Lucia e Angela Ianaro, le due candidature frutto dell’apertura alla società civile lanciata dal candidato presidente Luigi Di Maio, danno dimostrazione di conoscere bene il vocabolario a cinque stelle.

Perché ho deciso di candidarmi? Perché mi sono stancata di vedere gli altri decidere per me assumendo scelte, tra l’altro, quasi sempre sbagliate” – incalza la De Lucia. Beneventana, giornalista, fondatrice di una casa editrice. “Cercherò di raccogliere il consenso di coloro che alla politica non ci credono più. E lo farò parlando delle nostre proposte. Roba seria, non il libro dei sogni di chi da anni promette e non mantiene. Ma dagli italiani mi aspetto un segnale chiaro. Dalle urne deve emergere un voto coerente con le istanze di cambiamento presenti nella società. In caso contrario, nessuno potrà più lamentarsi”.

Donna di questa terra” è anche Angela Ianaro. Nomen omen: “Le Janare non erano streghe ma guaritrici. Proprio come me che sono farmacologa”. Ci ha pensato a lungo prima di accettare l’invito a scendere in campo: “Non sono una politica. Ma sono mille i motivi che mi hanno spinto alla candidatura. Non ce la faccio più a vedere i nostri ragazzi formarsi nelle università italiane, diventare eccellenze e poi lasciare il Paese per trovare altrove le opportunità che qui sono negate”.

Se per le due candidate nei collegi maggioritari si trattava della prima uscita pubblica in campagna elettorale, Sabrina Ricciardi e Pasquale Maglione sono sul pezzo già da tempo. La loro candidatura (terzi entrambi nei rispettivi listini) è infatti emersa dal voto delle parlamentarie.

I primi incontri con i cittadini ci hanno fatto capire che è davvero la volta buona. La gente è stanca e delusa dai partiti tradizionali e vede in noi, persone comuni come loro, l’occasione per riscattare il futuro di questo Paese” – racconta la Ricciardi.

Mette i piedi nel piatto, invece, Pasquale Maglione: “Leggendo i giornali ho perso il conto della vagonata di milioni di euro che sarebbe giunta nel Sannio per realizzare strade che in realtà non esistono. Ancora parlano di Telesina e Fortorina ma intanto persino la viabilità ordinaria è oramai compromessa. Dall’altra parte, invece, attendiamo ancora gli insediamenti industriali annunciati nelle passate campagna elettorali. L’unica impresa che ho visto nascere produceva panettoni ma è stata una esperienza davvero breve. Molto più comodo il seggio parlamentare garantito nel listino”.