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Nel Movimento Cinque Stelle forte è l’attesa per le parlamentarie in programma la prossima settimana. Non tutto, però, sarà determinato dal voto online degli iscritti alla piattaforma grillina. Anche cinque anni fa, d’altronde, a decidere i candidati nei collegi uninominali furono i vertici pentastellati: a beneficiarne Angela Ianaro e Danila De Lucia, entrambe elette.

Questa volta, come noto, la scelta spetta a Giuseppe Conte. Rispetto al 2018, però, il quadro è totalmente stravolto. La strada per l’elezione non passa più per i collegi maggioritari, dove la corsa in solitaria del M5S difficilmente produrrà risultati, ma per i listini proporzionali. E’ sui capolista, dunque, che Conte dovrebbe giocarsi la carta della società civile. Un nome, per la Campania, è emerso già con forza negli scorsi giorni: Conte ha chiesto all’ex procuratore Antimafia Federico Cafiero de Raho la disponibilità a guidare il listino stellato nel collegio senatoriale di Napoli. A breve l’ex magistrato scioglierà la riserva. 

Anche per il Sannio, però, Giuseppe Conte un nome in mente già ce l’ha: è quello di Samuele Ciambriello. Sessantacinquenne di Bucciano, Ciambriello – che ha in tasca una laurea in teologia e il tesserino da giornalista – è docente universitario: insegna Tecniche della Comunicazione all’Università di Salerno Suor Orsola Benincasa e Teorie e Tecniche del linguaggio radio-televisivo presso l’Università Link di Malta a Roma.

Quanto alla scena pubblica, dal 2017 è il Garante campano dei detenuti. Incarico in linea con il suo curriculum dove trovano spazio diverse esperienze nel campo del sociale. Pure politicamente, però, il suo non è un profilo inedito: in passato è stato dirigente dei Democratici di Sinistra sia nella federazione sannita che a livello regionale.

Per Ciambriello l’ipotesi è quella della casella di capolista nel listino per la Camera che raggruppa le province di Benevento e Caserta. L’indiscrezione trova conferma in ambienti grillini ma è soggetta – come tutte le voci che corrono in questi giorni – all’onere della prova. L’attesa non si annuncia lunga: al deposito delle liste mancano solo nove giorni.