“La storia si ripete e si rovescia. Il popolo palestinese viene sterminato in un colpevole silenzio, nel silenzio di tutti”.
L’arcivescovo metropolita di Benevento Felice Accrocca chiede l’intercessione della Vergine Maria nel giorno della festa della Madonna delle Grazie per esprimere nuovamente la più ferma condanna per quello che accade quotidianamente e da molti mesi al popolo palestinese a Gaza. L’Arcivescovo Accrocca ha espresso anche solidarietà nei confronti di chi cerca di fare qualcosa mentre assiste ogni giorno al dramma di Gaza e si è ancora di più stretto attorno ai palestinesi che ogni giorno assistono impotenti alla distruzione di un ulteriore pezzo del proprio territorio.
Nel giorno della solenne Concelebrazione eucaristica per la Madonna delle Grazie e con il rito dell’offerta dei Ceri votivi da parte dell’Amministrazione comunale di Benevento, mons. Accrocca ha richiamato l’attenzione su un popolo che soffre terribilmente mentre, a suo dire, si registra una scarsa attenzione da parte di tutti per le sorti di centinaia di migliaia di esseri umani sulle rive del Mediterraneo.
Presenti questa mattina in Basilica il vice sindaco Francesco De Pierro, gli assessori comunali, Luigi Ambrosone, Maria Carmela Serluca, Carmen Coppola, Antonella Tartaglia Polcini, Mario Pasquariello, la vice prefetto Maria De Feo, il Questore Giorgio Trabunella, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Enrico Calandro, il Comandante dei Vigili Urbani Giuseppe Vecchio.
È stato rinnovato questa mattina il legame sentito e profondo della città con la Madonna delle Grazie. Secondo il rito antico e carico di simboli, questa mattina il vice sindaco Francesco De Pierro ha donato il cero votivo che ora arde presso la Basilica indicando la devozione popolare e l’amore dei beneventani per la Madre di Cristo che protegge la città. Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, ha celebrato la Santa Messa in un’affollata Basilica, in un’atmosfera di forte preoccupazione dei fedeli per le tante e troppe nubi che offuscano la visione del futuro del mondo.
“Dobbiamo dirci la verità. Quelle armi sono inviate anche dal nostro Paese e dall’Occidente”. Poi ha aggiunto: “Tutti dobbiamo comparire davanti al Tribunale di Cristo. Gli uomini sono uguali per dignità e diritti”.
Forte l’esortazione anche ai fedeli presenti questa mattina: “Pur di apparire si fanno spese oltre misura. Occorre pensare a legami fraterni, quelli spontanei. Maria interceda anche qui e ci faccia capire il segreto della vita. Dio è amore ma bisogna costruirlo pian piano”.
Terminata l’Omelia, il vice sindaco, secondo il rito, ha donato a monsignor Accrocca il cero votivo dicendo: “Ringrazio l’Arcivescovo Accrocca per le parole di grande pregnanza umana e nella giornata di oggi in cui ho l’onore di rappresentare la città. Un segno di riconoscenza verso la protettrice del nostro Sannio. Molti uomini non conoscono i propri limiti e per interessi di parte mettono in gioco le vite umane e quelle dei bambini che sono anime innocenti. Il forte deve aiutare il debole, ma viviamo un momento di decadimento valoriale. Bisognerebbe tornare a vivere la realtà dei fatti e i social hanno rovinato questo mondo”.
Poi ha concluso: “Alla Madonna chiediamo di entrare nella testa di queste persone e insegnare ad amare. Dobbiamo staccarci da un mondo fatto di troppe apparenze che sono effimere. Amiamoci e rispettiamo di più”.