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Benevento – L’occasione giusta per fare un salto in redazione e scambiare due chiacchiere. Christian Maggio, capitano del Benevento, ha sfruttato il ritiro di Roma per raccogliere l’invito del Corriere dello Sport. Al quotidiano capitolino, il terzino destro della Strega ha raccontato aneddoti della stagione in corso che vede i giallorossi in vetta alla classifica di serie B, proiettandosi poi a un futuro che dovrebbe vederlo ancora in campo. Questi alcuni passaggi dell’intervista rilasciata ieri da Maggio e pubblicata questa mattina sul Corriere dello Sport:

Campionato – “Stiamo creando qualcosa di importante per il futuro, neanche noi ci aspettavamo di chiudere un girone d’andata in questo modo. Siamo felici, e non lo neghiamo. Ma non abbiamo ancora fatto niente, ci attende un ritorno difficile, con tutte le squadre ad aspettarci. Noi risponderemo con le nostre forze. Abbiamo un buon margine ma sappiamo di non poter sbagliare e di non dover mollare. Abbiamo una rosa di 25-26 titolari, anche chi gioca meno fa sempre molto bene“.

Stagione – “Grazie a Pasquale Foggia sono arrivato a Benevento, è stata una decisione facile: un progetto sano, una società sana. L’anno scorso ho fatto fatica ad adattarmi dopo tanti anni di A, questa volta sono partito con un’altra serenità e un’altra motivazione. Merito di Inzaghi, che crede molto in me“.

Passato – “Io e altri ci portiamo dentro l’amarezza di non essere arrivati in A l’anno scorso, mancava un piccolo passo ma avevamo perso tanti punti per strada. C’è servito per migliorare e non ripetere certi errori. Quest’anno sto vedendo una mentalità diversa: non pensiamo mai di poter vincere facilmente, siamo umili e pensiamo solo a continuare su questa strada“.

Inzaghi – “Prepariamo le gare utilizzando molto i video sulla squadra avversaria e in settimana prepariamo in modo maniacale tutti i movimenti, in fase offensiva e in quella difensiva. Lavoriamo molto sulle palle inattive, è un nostro punto di forza. Voi lo vedete agitato in panchina, ma in realtà durante la settimana è tranquillo, ci spiega bene le cose che però vuole fatte a duemila all’ora, per poterle ripetere in gara. Ci fa stare meglio e la nostra mentalità in gara è sempre uguale, mai un calo di intensità“.

Vigorito – “La sua presenza, in ritiro come alle partite, è fondamentale. Lo vedo come un padre, sta spesso con noi, parliamo di tante cose oltre che di calcio. Per i giovani, o per chi ha qualche anno in più come me, un consiglio giusto fa sempre bene“.

Città – “A Benevento ci sto molto bene. A Napoli uscire è sempre stato complicato, a Benevento posso andare in giro a piedi, pranzare dove voglio, e la gente ti lascia vivere con tranquillità, pur avendo grande passione per il calcio. E con i compagni, certo, si passa più tempo insieme così“.

Rinnovo – “Mi prenderò qualche anno di tempo per pensare a cosa fare da grande. E nel frattempo resto sulla fascia…“.